BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Come insegnanti dobbiamo conoscere quali siano i luoghi comuni e realtà sulla Sindrome di Down per affrontare al meglio l’approccio e l’inclusione di questo tipo di bambini.
In questo articolo sono riportati gli stereotipi che maggiormente interessano i soggetti con Sindrome di Down:
1. Sono tutti uguali (affettuosi, amanti della musica, biondi, cicciotti…).
Le uniche caratteristiche che hanno in comune sono un cromosoma in più rispetto agli altri, un deficit mentale ed alcuni aspetti somatici. BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Ma ogni persona con sindrome di Down è diversa dall’altra e le differenze dipendono da fattori costituzionali, dal tipo di educazione ricevuta in famiglia a scuola, dalla presenza o meno di risorse sul territorio.
2. Sono sempre felici e contenti. BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Si tratta dello stereotipo più comune. La serenità di un bambino, di un adolescente e di un adulto con sindrome di Down è legata al suo carattere, al clima familiare, alle sue attività sociali e dunque alla qualità della sua vita, come per qualunque altro.
Una persona con sindrome di Down manifesta in modo molto esplicito le sue emozioni (felicità, tristezza, gratitudine, ostilità, tenerezza…) e qualsiasi comportamento affettivo.
3. Esistono forme lievi e forme gravi di sindrome di Down.
Il grado ritardo di mentale non dipende dal tipo di trisomia, anche se esiste una forma più rara (mosaicismo) in cui il ritardo può, ma non sempre, essere molto lieve.
4. Non vivono a lungo. BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
La durata della vita media è aumentata enormemente. Oggi, grazie al progresso della medicina, l’80% delle persone con sindrome di Down raggiunge i 55 anni e 1 su 10 raggiunge i 70 anni.
5. Possono eseguire lavori ripetitivi che non implicano responsabilità .
Sono sempre più numerosi gli esempi di persone con sindrome di Down che, grazie ad un inserimento mirato, possono svolgere sul lavoro mansioni che implicano anche l’uso di macchinari complicati, sono in grado di risolvere problemi nuovi con creatività e assumere responsabilità raggiungendo competenze molto superiori alle attese.
6. Vanno a scuola soprattutto per imparare a socializzare.
Le persone con sindrome di Down imparano nella grande maggioranza a leggere, a scrivere e la matematica di base. Possono continuare a migliorare i propri apprendimenti e a coltivare interessi di vario genere.
7. Sono ipersessuati oppure eterni bambini privi di interessi sessuali.
Gli adolescenti con sindrome di Down non differiscono sostanzialmente dagli altri né per quel che riguarda l’età dell’inizio della pubertà, né per l’anatomia degli organi sessuali. Provano desideri e hanno fantasie sessuali come altri loro coetanei. BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Vi sono ancora incertezze sulla capacità riproduttiva del maschio con sindrome di Down. Si sa che la sua fertilità è molto ridotta anche se si conosce il caso di un uomo con sindrome di Down che ha avuto un figlio. Le donne sono assai più fertili.
8. Hanno genitori anziani.
Attualmente il 75% dei neonati con sindrome di Down ha genitori sotto i 35 anni. Il dato è legato alla differente distribuzione dei nati nella popolazione: nascono in assoluto più bambini da donne giovani che da donne anziane, quindi anche se il rischio di avere un bambino Down per una donna giovane è più basso, in numeri assoluti ci sono più bambini Down figli di coppie giovani.
9. Sono incapaci di avere rapporti interpersonali di amicizia, a fidanzamento o matrimonio.
L’affettuosità delle persone con sindrome di Down è intelligente e selettiva. Il frequentare la scuola dell’obbligo favorisce l’instaurarsi ed il consolidarsi di rapporti di amicizia.
Con il passare degli anni, però, si può verificare che i vecchi compagni ed amici frequentino sempre meno i giovani Down, proprio quando questi ne avrebbero più bisogno.
10. Non sanno di essere portatori di Handicap.
Un bambino con sindrome di Down è in grado di capire fin da quando è piccolo la propria diversità rispetto ai compagni e ai fratelli. BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Il suo rapporto con il proprio handicap sarà tanto più sereno quanto più i genitori riusciranno ad affrontare con lui il discorso sui problemi associati alla sindrome, sottolineando le sue capacità e i suoi limiti ed aiutandolo ad acquisire un senso di autostima; in altre parole aiutandolo ad essere il più autonomo possibile.
11. Dovranno sempre vivere con i genitori e poi con i fratelli.
Una persona con sindrome di Down desidera fin dalla sua adolescenza dei rapporti alternativi a quelli esclusivamente familiari.
È necessario quindi potenziare le soluzioni per una vita adulta relativamente autonoma dalla famiglia, ad esempio presso comunità alloggio e case famiglia, ancora scarse in tutto il territorio.
Ci sono tuttavia iniziative per aumentarne il numero e permettere agli adulti con sindrome di Down una vita più adeguata alle loro esigenze.
RISORSE CONSIGLIATE PER TE: LE CARATTERISTICHE DEL BAMBINO CON SINDROME DI DOWN.
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Buon lavoro. 🙂