STRATEGIE DIDATTICHE PER BAMBINI CON DDAI
Il terreno preferito dal bambino disattento e iperattivo per “fare mostra” di tutte le sue difficoltà è sicuramente la scuola.
Abbiamo intuito che un bimbo con Disturbo da Deficit di Attenzione – Iperattivita (DDAI) oltre a essere una “croce” per la madre è anche l’incubo delle maestre che non sanno più cosa inventare per contenere il comportamento imprevedibile e inadeguato di bambini con ADHD.
Quando si tratta di gestione del comportamento del bambino è importante che le insegnanti e lo psicopedagista abbiano la consapevolezza che esistono degli accorgimenti in grado di ridurre la gravità delle manifestazioni del DDAI.
Dobbiamo prendere atto che il diverso atteggiamento degli insegnanti con il bambino disattento/iperattivo ha un forte impatto sulla modificazione del suo comportamento.
Non dobbiamo dimenticare che la gravità e la persistenza dei sintomi del DDAI risentono notevolmente delle variabili ambientali: di come il bambino si sente accettato e aiutato di fronte alle difficoltà (Barkley, 1997).
Uno dei predittori un migliore esito del disturbo in età adolescenziale sta proprio nel positivo rapporto che gli insegnanti sono riusciti ad instaurare con l’alunno durante gli anni della scuola dell’obbligo.
Per riuscire ad essere pragmatici senza essere semplicisti abbiano individuato una serie di accorgimenti rivolti in modo specifico agli insegnanti, in un’ottica di comprensione delle difficoltà dell’alunno.
STRATEGIE DIDATTICHE PER BAMBINI CON DDAI
Prima di iniziare a lavorare…
Innanzi tutto, se non lo hai ancora letto rivedi questo articolo su CHE COS’È L’ADHD.
1. Quando vengono spiegate le lezioni o vengono date delle istruzioni per eseguire dei compiti e’ importante che l’insegnante si accerti del livello di attenzione del bambino: spesso i bambini iperattivi sono fisicamente e mentalmente occupati a fare qualcos’altro (roteare penne, guardare o chiamare i compagni).
In generale il contatto oculare e’ la tecnica più efficace per controllare l’attenzione del bambino.
2. Le consegne devono contenere delle istruzioni semplici e brevi.
È fondamentale assicurarsi che il ragazzo abbia compreso le istruzioni di un compito; per essere sicuri di ciò si possono fare le consegne (“cosa devi fare?“).
3. Una volta dato un testo di un problema di aritmetica o un testo che contenga delle istruzioni é opportuno aiutare il ragazzo disattento/iperattivo ad individuare (sottolineandole con diversi colori) le parti importanti del testo.
STRATEGIE DIDATTICHE PER BAMBINI CON DDAI
Anche l’organizzazione della classe può aiutare…
A prescindere dal fatto che la migliore collocazione è a discrezione dell’insegnante…
1. È opportuno controllare le fonti di distrazione all’interno della classe: non è indicato far sedere il ragazzo vicino alla finestra, al cestino, ad altri compagni rumorosi o ad altri oggetti molto interessanti.
Non è ugualmente produttivo collocare l’allievo in una zona completamente priva di stimolazioni in quanto egli diventa più iperattivo perchè va alla ricerca di situazioni nuove e interessanti.
2. Disporre i banchi in modo che l’insegnante possa passare frequentemente in mezzo ad essi, in modo da controllare che i più distratti abbiano capito il compito, stiano seguendo la lezione e stiano eseguendo il lavoro assegnato.
Alcuni suggerimenti per la gestione delle lezioni…
1. Accorciare i tempi di lavoro. Fare brevi e frequenti pause soprattutto durante i compiti ripetitivi e noiosi.
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2. Rendere le lezioni stimolanti e ricche di novità: i bambini con DDAI hanno peggiori prestazioni quando i compiti sono noiosi e ripetitivi (ad esempio un brano di un libro viene compreso meglio se contiene delle figure. Anche il ritmo della voce dell’insegnante quando spiega può incidere sulla capacità attentiva degli studenti).
a. Interagire frequentemente, verbalmente e fisicamente, con gli studenti.
b. Fare in modo che gli allievi debbano rispondere frequentemente durante la lezione.
c. Utilizzare il nome degli studenti distratti per la spiegazione.
d. Costruire situazioni di gioco per favorire la comprensione delle spiegazioni.
e. Utilizzare il gioco di ruoli per spiegare concetti storici, sociali in cui siano coinvolti vari personaggi.
f. Abituare il ragazzo impulsivo a controllare il proprio lavoro svolto.
STRATEGIE DIDATTICHE PER BAMBINI CON DDAI
Prima di andare avanti ti suggerisco anche la lettura di questo articolo ADHD STRATEGIE DIDATTICHE: COSA NON DOVREBBE FARE L’INSEGNANTE.
Anche l’ordine può aiutare…
1. È importante stabilire delle attività programmate e routinarie in modo che il ragazzo impari a prevedere quali comportamenti deve produrre in determinati momenti della giornata.
2. È importante definire con chiarezza i tempi necessari per svolgere le attività giornaliere, rispettando i tempi dello studente (questo lo aiuta anche ad orientarsi meglio nel tempo).
3. Aiutare l’allievo iperattivo a gestire meglio il proprio materiale: l’insegnante dovrebbe dimostrare che dà importanza all’organizzazione lasciando 5′ al giorno per ordinare il proprio materiale.
a. Proporsi come modello per mantenere in ordine il proprio materiale e mostrare alcune strategie per fare fronte alle situazioni di disorganizzazione.
b. Aiutare il ragazzo ad applicare (o inventare) delle strategie per tenere in ordine il proprio materiale.
c. Premiare il banco meglio organizzato del giorno.
4. Utilizzare il diario per la comunicazione giornaliera con la famiglia (non per scrivere note negative sul comportamento).
E per gestire il comportamento cosa si può fare…
1. Innanzitutto è opportuno definire e mantenere chiare e semplici regole all’interno della classe (è importante ottenere un consenso unanime su queste regole).
2. Rivedere e correggere le regole della classe, quando se ne ravvede la necessità.
3. Spesso, è necessario spiegare chiaramente agli alunni disattenti/iperattivi quali sono i comportamenti adeguati e quali sono quelli inappropriati.
4. È molto importante fare capire agli allievi impulsivi quali sono le conseguenze dei loro comportamenti positivi e quali sono quelle che derivano da quelli negativi.
5. È più utile rinforzare e premiare i comportamenti positivi (stabiliti precedentemente), piuttosto che punire quelli negativi.
6. Fare esercizi di perdono e sottolineare i comportamenti adeguati del ragazzo attraverso ampie ed evidenti gratificazioni.
7. Avere la possibilità di cambiare i rinforzi quando questi perdono di efficacia.
STRATEGIE DIDATTICHE PER BAMBINI CON DDAI
8. Si raccomanda di non punire il ragazzo togliendo l’intervallo, perchè il ragazzo iperattivo necessita di scaricare la tensione e di socializzare con i compagni.
9. Le punizioni severe, note scritte o sospensioni, non modificano il comportamento del bambino.
10. È importante stabilire giornalmente o settimanalmente semplici obiettivi da
raggiungere.
11. È utile informare frequentemente il ragazzo su come sta lavorando e come si sta comportando soprattutto rispetto agli obiettivi da raggiungere.
Qui invece ho suggerito cosa non fare COME GESTIRE UN BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA.
STRATEGIE DIDATTICHE PER BAMBINI CON DDAI
Non dimentichiamo che è opportuno…
1. Non creare situazioni di competizione durante lo svolgimento dei compiti con altri compagni.
2. Non focalizzarsi sul tempo di esecuzione dei compiti, ma sulla qualità del lavoro svolto (anche se questo può risultare inferiore a quello dei compagni).
Utilizzare i punti forti ed eludere il più possibile i lati deboli del ragazzo, ad esempio se dimostra difficoltà fine-motorie, ma ha buone abilità linguistiche può essere utile favorire l’espressione orale, quando è possibile sostituirla a quella scritta.
Bisogna enfatizzare i lati positivi del comportamento (la creatività, l’affettuosità, l’estroversione).
RISORSE CONSIGLIATE PER TE: STRATEGIE PER GESTIRE IL DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO A SCUOLA.
Se hai voglia di confrontarti con me contattami pure sulla mia pagina Facebook: DIDATTICA PERSUASIVA.
Buon lavoro. 🙂
Sono interessata alla conoscenza del problema per avere un alunno con sospettare a avere del materiale mi aiuterebbe
Ciao Caterina la tua richiesta è davvero troppo generica perchè io possa aiutarti, del resto mi parrebbe poco serio darti un contributo online senza sapere assolutamente nulla sul caso di cui tenti di parlare in 2 righe, ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista e farti seguire direttamente da lui. A presto.
Buongiorno la seguo da tanto tempo e innanzi tutto Grazie.
Volevo sapere se e’ possibile organizzare con lei un incontro informativo a scuola. E se e’ possibile scriverle in forma privata. Grazie
Buon giorno Sig.ra Angela, innanzi tutto Grazie a Lei per le belle parole di stima e fiducia e per quanto riguarda la sua proposta sarei lieto di farvi visita ma quest’anno sono fermo con il settore formazione poichè impegnato nel conseguimento della laurea in Psicologia Clinica alla quale sono iscritto e per via di altri impegni professionali e collaborazioni già avviate; dunque devo declinare l’invito. Appena riprenderò l’attività di formatore lascerò un messaggio in pagina o la contatterò direttamente tramite la sua email. Grazie e buon anno scolastico 🙂