Strategie di Ambienti di Apprendimento
L’espressione “ambiente di apprendimento” riflette il cambiamento di prospettiva che è stato registrato in campo psicopedagogico. Si parla del passaggio dal paradigma dell’insegnamento a quello dell’apprendimento: da una visione incentrata sull’insegnamento (che cosa insegnare) a una prospettiva focalizzata sul soggetto che apprende e quindi sui suoi processi, con particolare attenzione a come è costruito il contesto di supporto all’apprendimento (come facilitare, come guidare, come accompagnare gli allievi nella costruzione dei loro saperi, e perciò quali situazioni organizzare per favorire l’apprendimento). In un’accezione molto ampia, l’ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme.
Se guardiamo alla conoscenza e al modo in cui si costruisce è naturale osservare l’insieme delle componenti presenti nella situazione in cui vengono messi in atto i processi di apprendimento. Il che vuol dire analizzare le condizioni e i fattori che intervengono nel processo: gli insegnanti e gli allievi, gli strumenti culturali, tecnici e simbolici.
Possiamo quindi, definire l’ambiente di apprendimento come un contesto di attività strutturate, “intenzionalmente” predisposto dall’insegnante, in cui si organizza l’insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come “spazio d’azione” creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. STRATEGIE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
In tale “spazio d’azione” si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.
Con lo sviluppo della multimedialità e delle tecnologie telematiche applicate alla didattica si è assistito alla diffusione degli ambienti di apprendimento. Ambiente vuol significare qualcosa che avvolge, qualcosa in cui si entra, entro cui ci si può muovere, qualcosa che è formato da una pluralità di componenti che stanno tra loro in un rapporto dinamico che non è opaco ma è visibile ed è comprensibile per l’utente che si inoltra in un ambiente di apprendimento.
Ciò che, forse, più di tutto contribuisce a caratterizzare gli ambienti formativi di tipo tecnologico sono due processi: l’integrazione di più media, quindi la multimedialità; l’interazione tra sistemi differenti, ossia l’interattività . La multimedialità ha trasformato completamente i rapporti che gli individui hanno sia con lo spazio ed il tempo, sia con gli stessi oggetti fisici, con le conoscenze, con le informazioni. STRATEGIE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
La scuola non è più il luogo deputato alla diffusione del sapere in quanto questo può percorrere reti pressoché illimitate e raggiungere i discenti ovunque essi siano; l’insegnante non dispensa più conoscenza, ma coordina gli studenti nel processo di apprendimento; le conoscenze non sono più legate alla rappresentazione testuale, ma attraverso la digitalizzazione possono assumere forme differenti a seconda delle necessità comunicative.
Variano così anche i rapporti che gli attori coinvolti nel trasferimento del sapere determinano sia tra di loro sia con gli oggetti della comunicazione. Le interazioni rese disponibili dalla multimedialità, soprattutto quella online, determinano il passaggio dai media tradizionali, anche se integrati, ai sociomedia. Vengono così ad assumere un valore fondamentale le relazioni sociali che sono determinate da e si definiscono nei sistemi multimediali.
“Ogni apprendimento è un tentativo di adeguamento di un individuo a un ambiente e nello stesso tempo di modifica di quell’ambiente. In ogni caso è il risultato dell’interazione di un individuo con un ambiente fisico esterno, con un contesto sociale o con se stesso”.
STRATEGIE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Requisiti degli ambienti di apprendimento
Esistono dei requisiti di base dai quali nessun ambiente di apprendimento può prescindere. Un ambiente di apprendimento, nello specifico, deve:
1. consentire lo sviluppo di un sistema di associazioni stimolo-risposta stabile e rapidamente assimilabile;
2. favorire l’articolazione della conoscenza di un sistema unitario;
3. far uso di mediatori di senso per facilitare l’assimilazione e la ritenzione delle competenze;
4. ridurre al minimo il “disordine cognitivo” dei discenti;
5. sviluppare le capacità di “scoperta” e di produzione originale di conoscenza dei discenti;
6. sviluppare gli elementi di socialità nell’apprendimento;
7. favorire nei discenti percorsi cognitivi e costrutti personali;
8. coniugare per quanto possibile l’apprendere con il fare.
STRATEGIE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Ruolo dei docenti
Il compito degli insegnanti in questi casi non è quello di essere facilitatori di un processo di trasferimento di concetti codificati, ma quello di creare un “ambiente di apprendimento“, in cui lo studente possa svolgere attività che lo porteranno da un lato alla comprensione della problematica affrontata, dall’altro allo sviluppo di quelle abilità generali prima ricordate. In questa prospettiva gli insegnanti sono visti come “produttori” di “ambienti di apprendimento“, che nel caso dell’educazione ambientale sono costituiti da un ambiente “reale” (una piazza, un bacino, uno stagno etc.), dalla previsione di un certo numero di attività che gli studenti svolgeranno in quell’ambiente, da strumenti (schede, guide etc.) che aiuteranno gli studenti impegnati in queste attività.
Download e fonte qui.
RISORSE CONSIGLIATE PER TE: RISPONDERE AI BISOGNI DEI NATIVI DIGITALI CON LA LIM.
Se hai voglia di confrontarti con me contattami pure sulla mia pagina Facebook: DIDATTICA PERSUASIVA