INSEGNANTI MOTIVATI
Quali strategie di pensiero adottare per essere un insegnante motivato?
Una delle sfide più grandi con la quale ho combattuto tantissime volte e il più delle volte ho perso, non riguarda né il fare delle buone lezioni, né superare alcuni ostacoli legati alle persone con le quali hai necessariamente a che fare, né l’ottusità di alcuni genitori, nè la resistenza ad imparare di alcuni alunni. Queste e tante altre sono cose che puoi imparare a superare.
La mia sfida più grande è sempre stata quella di mantenere l’equilibrio interno davanti ad un avvenimento o una notizia che spesso mi faceva perdere il controllo, diventando schiavo di alcune mie emozioni che sembravano attirarne altre ancora, come la preoccupazione, il panico, il dubbio, l’ansia e i sensi di colpa.
Spesso proprio perché perdevo il controllo, mi arrabbiavo con me stesso per averlo fatto, magari punendomi verbalmente, sentendomi in colpa per non riuscire a mantenere una stabilità o per non essere abbastanza forte da gestire la situazione.
Da una situazione di totale positività passavo ad una situazione di blocco per via delle mie emozioni negative.
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Mi sono sempre chiesto: ma com’è possibile che deve accadere sempre qualcosa che mi faccia perdere il controllo e lo slancio positivo di inizio anno?. Ti è mai successo, di perderti in questi alti e bassi per poi doverti ritrovare/rialzare/riprendere? Ti è mai successo di perdere intensità e velocità quando perseguivi un obiettivo?
Dov’è il problema?
“Gli uomini si creano da soli i problemi e gli ostacoli e poi sprecano energia per superarli.”
– Vadim Zeland
Il nostro problema non consiste nel non sapere cosa fare per realizzare i nostri obiettivi. Come ho detto all’inizio dell’articolo non è un problema di capacità, perché quelle si possono sviluppare. Inoltre non è un problema di far accadere le cose, perché l’azione continua e la perseveranza, fanno accadere le cose.
Il problema nasce dal non concentrare le nostre energie sul realizzare ciò che vogliamo ma su altre cose superflue che effettivamente non possiamo controllare e in realtà sono un grande spreco di energia che potrebbero essere utilizzate per far accadere ciò che vogliamo.
Quali potrebbero essere questi problemi? Molti sono legati al non accettare i nostri difetti o al non accettare il mondo che ci circonda, dando troppa importanza al voler cambiare quelle cose. Qualcuno non vuole confrontarsi con te? Qualcuno non vuole cambiare il proprio modo maleducato di fare? Qualcuno non vuole entrare nell’ottica del lavoro di squadra, anche se tu pensi che sarebbe un’ottima soluzione per tutti?
Ti sei mai inca**ata per queste cose? Ecco! Lì hai perso energia che potevi utilizzare per trovare qualcun altro che fosse interessato a lavorare con te. Oppure con quell’energia potevi sviluppare le tue abilità.
Invece l’hai persa in altre cose. Qualcuno ha abbandonato i progetti discussi e accettati insieme? Spesso qui si perde altra energia per capire il perché o per cercare di convincere a non farlo… o persino per digerire la delusione.
Il desiderio che non diventa azione, diventa frustrazione
Il desiderio è energia che deve essere rilasciata in qualche modo dal nostro cuore. Se non la utilizziamo per agire, la scaricheremo in un altro modo creandoci problemi che in realtà non esistono, consumando così le nostre energie.
Hai mai avuto voglia di bere acqua? Hai mai provato questo forte desiderio però quando l’hai provato eri nel letto? Che cosa hai fatto? Molto probabilmente questo desiderio si è trasformata in azione immediata. Ti sei alzata dal letto, hai camminato verso il frigo (se tenevi l’acqua lì). Hai preso la bottiglia e hai bevuto. Non hai pensato troppo. Non ti sei chiesta se la bottiglia fosse nel frigo, se dessi togliere il tappo, se fosse troppo fredda, se ci fosse o no. Se nel caso fosse troppo fredda, di non berla o altri pensieri del genere. Sei andata. Hai bevuto. Punto. Il desiderio è diventato subito azione. Non hai perso altre energie.
Così dovrebbe essere anche con la realizzazione dei tuoi obiettivi a scuola. Vuoi raggiungere un nuovo risultato? Sai che devi compiere X azioni. Per arrivare ad avere quel risultato, devi parlare con y persone. Non devi pensare se ti rispondono positivamente o negativamente e non devi preoccuparti di niente, come con l’acqua che era nel frigo. Non dovevi pensare a niente. L’hai presa e basta.
E’ sull’andare a prendere l’acqua che hai utilizzato le tue energie, non sul pensarci e sul preoccuparti. Quando lavori ai tuoi sogni di solito non utilizzi le energie lì, ma le utilizzi su altre cose che ti preoccupano. “Non sono abbastanza bravo” e mi consumo con questo pensiero. “L’insegnante X ha mollato il progetto” e mi consumo con questo pensiero. “Ho sbagliato nei confronti di qualcuno del gruppo” e mi consumo con questo pensiero.
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Perché lo faccio? Perché do troppa importanza a cose non importanti!
Lo faccio perché do troppa importanza a cose che non sono per niente importanti o do più importanza di quanta importanza hanno effettivamente, facendomi prendere dalle emozioni, che ovviamente mi fanno percepire in modo esagerato le mie sensazioni, la preoccupazione diventa più grande, il panico anche, l’ansia ecc. Ciao controllo e equilibro! Ci vediamo tra una settimana!
Se riesco a raggiungervi! 😉
Ora invece di lavorare e sviluppare le capacità, sono preoccupato e penso. Penso. Penso e penso ancora a come uscire dalla situazione. Ora invece di lavorare e fare l’unica cosa che conta, spreco energie.
Sono insoddisfatto? Perché lo sono? Perché mi sto focalizzando sullo sviluppare le mie abilità? No! Sono insoddisfatto perché do troppa importanza al fatto che non sono ancora abbastanza bravo. Sono insoddisfatto perché non accetto i miei difetti e non mi perdono se ho sbagliato. Voglio nascondere al mondo il fatto che ancora non ho raggiunto la qualifica che voglio o che non so fare bene qualcosa. Ovviamente più lo nascondo più loro lo notano, perché è lì che porto la loro attenzione. Sui miei difetti e sulle mie paure. Voglio nascondere la mia insicurezza cercando a tutti i costi di mostrare che la ho? Ovviamente la gente lo nota.
Perché preoccuparsi di queste cose???
Più io mi preoccupo e cerco di nascondere i miei difetti, le mie preoccupazioni e il mio non successo, più la gente lo nota e più io sono preoccupato di ciò che pensano loro. Più mi ossessiono e mi preoccupo e meno trasmetto al mio inconscio il fatto che IO CREDO che le cose accadranno e avrò un giorno quei risultati. Non sono in pace con me stesso e non sono quindi focalizzato in un modo creativo sull’imparare e sul mio sviluppo.
La maggior parte di noi è schiava di questi meccanismi mentali.
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Come liberarsi e vincere?
L’unica cosa che funziona è una soluzione semplice. Bisogna solo abbassare il livello di importanza delle cose e spostare il focus su ciò che ti avvicina a ciò che vuoi. E’ veramente così importante che ancora non hai quel ruolo che desideri ricoprire a scuola? E’ veramente così importante cosa pensano gli altri di te? E’ veramente così importante tutto questo per la realizzazione dei tuoi sogni? O è più importante dedicarsi al lavoro e allo sviluppo di quelle capacità che non hai sviluppato ancora, allo sviluppo della tua sicurezza in te stessa, ecc.?
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Come farlo? Ecco 3 passi da applicare ogni giorno!
1. Accetta te stesso così come sei per non perdere energie in una lotta inutile. Ogni difetto è sempre compensato da una o più qualità. Focalizzati su quelle. Accetta il mondo così com’è. Qualcuno vuole essere migliore di ciò che è altri semplicemente no. Focalizzati su quelli che lo vogliono essere di più, non sugli altri e non cercare di cambiarli.
2. Abbassa il livello di importanza delle cose per essere più oggettivo. Non ossessionarti e non preoccuparti perché altrimenti le tue percezioni vengono alterate e focalizzi le tue energie sulle cose sbagliate. Se dovessi diventare milionaria stanotte, e fossi obbligata a risolvere i tuoi problemi o portare a termine i tuoi obiettivi, senza però toccare i soldi che hai vinto, come agiresti? Rilassati e abbi fede che le cose si risolveranno.
3. Agisci subito per trasmutare l’energia del desiderio nell’unica cosa che conta per arrivare dove vuoi (azione), ma non focalizzarti su te stessa e sui/tuoi problemi e non focalizzarti neanche sul tuo fine. Avrai ciò che vuoi. Abbi fede. Focalizzati invece SUL PROCESSO, così diventi sempre più brava. In realtà non puoi focalizzarti su nient’altro perché l’unica cosa che esiste è solo ciò che fai
QUI e ORA.
Fai qualcosa di straordinario
Cosa fai QUI e ORA? A che cosa pensi? Pensi o agisci? Ti focalizzi sulla cosa giusta o su quella sbagliata? Sei un capolavoro della natura e sei destinata a realizzare le cose più meravigliose che la tua mente può concepire. Abbi fiducia ed esci dal cassetto dei sogni, perché nel cassetto non ci stanno loro, ma te. I sogni sono fuori e sono realizzabili. Troppa gente li ha realizzati. Fallo anche tu!
Se fai l’insegnate c’è una ragione. Se hai letto questo articolo ora, c’è una ragione. Forse oggi è il tuo momento. Lo è? Forse è arrivato il momento di fare qualcosa di straordinario e non perdere più tempo in pensieri inutili, in guerre interne ed esterne controproducenti.
Hubert Kostal ha detto:
“Chi vuole qualcosa cerca strade. Chi non la vuole, cerca motivi”
RISORSE CONSIGLIATE PER TE: COME RIACCENDERE LA PASSIONE PER L’INSEGNAMENTO
Se hai voglia di confrontarti con me contattami pure sulla mia pagina Facebook: DIDATTICA PERSUASIVA.
Argomenti molto interessanti. Spero di ricevere notizie quotidiane.
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