In classe con bambini DSA: 21 consigli per aiutarli al meglio.
Gli alunni con DSA hanno un diverso modo di imparare, ma comunque possono imparare. Bisogna offrire loro la possibilità di farlo. Essi richiedono un programma didattico adeguato alle loro caratteristiche poiché, a causa del loro disturbo, non dispongono delle risorse per adattarsi al metodo standard comunemente proposto dai docenti e valido per la maggior parte dei ragazzi.
Pertanto è necessario introdurre alcuni accorgimenti (a volte anche piccoli) nella didattica per offrire a tutti gli alunni la possibilità di apprendere e sviluppare le proprie potenzialità.
Non bisogna pensare di dover faticosamente utilizzare due didattiche separate, una per la classe e una per i ragazzi con DSA. Occorre porsi nella prospettiva di utilizzare una sola didattica che vada bene per tutti, una didattica inclusiva che eviti ritmi troppo veloci delle lezioni. Se si lavora con l’obiettivo di essere seguiti dai ragazzi più in difficoltà, verranno avvantaggiati anche tutti gli altri.
IN CLASSE CON BAMBINI DSA
Alcuni suggerimenti generali (anche se ogni bambino con dislessia è un caso a sé):
1) La dislessia non è una malattia da cui si può guarire, ma può essere compensativi.
2) Il dislessico ha un diverso stile di apprendimento, può imparare anche meglio degli altri
3) Il dislessico non è disattento, ha altri tempi di attenzione.
4) La decodifica avviene lentamente, ma ciò non significa che abbia difficoltà intellettive.
5) Può essere utile attuare una didattica metacognitiva, basata su mediatori didattici come mappe, tabelle, schemi, per un apprendimento significativo e consapevole.
6) Il dislessico apprende ascoltando, per questo occorre far sì che acceda all’ascolto del testo, in quanto l’obiettivo è la comprensione del testo, non la lettura I problemi legati all’adolescenza peggiorano la situazione, anche perché le richieste della scuola superiore aumentano, per questo occorre costruire un ambiente per l’apprendimento, un clima relazionale positivo: non chiedere all’alunno dislessico ciò che non può dare, ma ciò che sa fare, per poter migliorare la sua autostima.
7) Gli strumenti dispensativi e compensativi non devono diventare dei marcatori di diversità.
8) Alla scuola superiore aumenta il rischio di abbandono scolastico, in quanto durante l’adolescenza aumentano le difficoltà legate alle parole nuove-le non parole- il lessico specifico delle nuove discipline.
IN CLASSE CON BAMBINI DSA
9) Attuare le interrogazioni programmate per evitare ansia e stress.
10) Dispensare i soggetti con DSA, oltre che dalla lettura ad alta voce (a meno che siano essi stessi a richiederla), anche dalla lettura di consegne (deva farla l’insegnante).
11) Fare sempre verifiche orali (magari interrogando il dislessico dopo altri compagni, offrendogli così un’ ulteriore possibilità di imparare ascoltando) oppure scritte ma strutturate in modo da eliminare le coercizioni della rapidità di esecuzione, della lettura ad alta voce, delle abilità di produzione linguistica (bene le domande con risposte a scelta multipla); dare tempo in più per l’esecuzione.
12) Dare più tempo per lo studio e per le verifiche.
13) Dispensare dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia.
IN CLASSE CON BAMBINI DSA
14) Ridurre il carico di lavoro a casa, ridurre il numero degli e ridurre il numero degli esercizi, non i contenuti.
15) Usare sempre lo stampato maiuscolo, anche alla lavagna.
16) Controllare, tutte le volte che si può, passando tra i banchi, che ogni cosa sia copiata correttamente sui quaderni e sui diari, anche se i ragazzi sono grandi; non dare per scontato e ricordare che il controllo sarà uno stimolo alla correttezza e alla precisione. In particolare, verificare che gli alunni, una volta rientrati in classe dopo interventi di recupero in piccolo gruppo, abbiano la possibilità di prendere nota dei compiti assegnati.
17) Favorire la riproduzione di copie di appunti presi dai compagni più bravi al fine di fornire una traccia ai genitori, a casa, delle spiegazioni del docente. Ricordare che i disgrafici hanno difficoltà di copia dalla lavagna per cui, per loro, sarebbe meglio evitare di scrivere alla lavagna consegne, testi di problemi o altro da copiare sul quaderno: meglio sarebbe dettare o scrivere su un foglio da ricopiare al proprio banco.
18) Incoraggiare, gratificare e usare il rinforzo come strumento usuale.
IN CLASSE CON BAMBINI DSA
19) Favorire in classe occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie difficoltà e diversità .
20) Ricordare che il più grande regalo che si possa fare a un ragazzo con difficoltà, soprattutto con DSA, è dargli tempo.
21) Adottare i suggerimenti forniti dall’ Associazione Italiana Dislessia e accolti dalla circolare del MIUR nel protocollo n° 4099/A/4 relativo alla misure compensative e dispensative di cui il soggetto con DSA ha diritto ad usufruire. Non solo permettere ma incentivare l’utilizzo a scuola e a casa di ausili strumentali (computer, registratore, calcolatrice, busta degli aiuti contenente formule, regole grammaticali, cartine geografiche mini, …) affinchè ne imparino l’uso rapido e corretto sin dalla scuola di base.
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