Che cos’è l’ABA e cosa si propone.
ABA è l’acronimo di Applied Behavioral Analysis, che, traducendo in maniera letterale, significa “analisi applicata del comportamento”. Quindi l’ABA costituisce l’applicazione sistematica dei principi comportamentali individuati dalla scienza del comportamento.
L’ABA si propone come una tecnica pratica per la progettazione, messa in atto e valutazione di programmi di intervento. Tale pratica è fondata sull’osservazione e la registrazione del comportamento, che forniscono la base di partenza per la progettazione ed attuazione di interventi per il cambiamento di comportamenti inadeguati e l’apprendimento di nuove abilità.
CHE COSA È L’ABA
Su che cosa si basa
Come anticipato, ABA costituisce l’applicazione pratica dei principi e delle tecniche individuati dal comportamentismo. Il principio centrale è quello di rinforzo: la frequenza e la forma di un determinato comportamento possono essere influenzate da ciò che accade prima o dopo il comportamento stesso. Il principio del rinforzo e tecniche comportamentali (shaping, chaining, fading, ecc., si veda Martin e Pear, 2000, per una descrizione approfondita) possono essere utilizzati per incrementare o ridurre determinati comportamenti, sviluppare e consolidare nuovi apprendimenti.
In particolare, l’applicazione di strategie comportamentali per l’educazione di bambini affetti da autismo è basata su un’ampia serie di studi, iniziati dal dott. Ivar Lovaas alla fine degli anni 60.
CHE COSA È L’ABA
Chi lo pratica, in quali contesti
Programmi educativi ABA vengono supervisionati da psicologi con una preparazione in ambito comportamentale specifica, che forniscono anche formazione agli educatori coinvolti nel programma.
Gli interventi possono essere suddivisi in tre tipi: “Clinic/home based”, “school based” or “Parents managed”.
“Clinic/home based” significa che il programma di intervento viene supervisionato da psicologi che fanno parte di cliniche specializzate nell’offrire programmi di intervento comportamentale per bambini affetti da autismo. “School based” significa che il programma di intervento viene progettato e messo in atto all’interno di scuole speciali ABA dedicate all’educazione di bambini affetti da autismo. “Parents managed” significa che i genitori assumono uno psicologo libero professionista che progetti e supervisioni un intervento educativo ABA e si occupi della formazione degli educatori che lavorano con il bambino.
Il tipo di intervento ABA utilizzato costituisce uno dei fattori che influenzano il grado di efficacia dell’intervento stesso, insieme alla precocità ed intensità dell’intervento, e alle capacità linguistiche e cognitive di partenza del bambino (si veda oltre il punto “valutazione degli effetti in diversi contesti”)
CHE COSA È L’ABA
Chi lo ha elaborato, in quale anno, in quale paese, in quale ambito
Alla fine degli anni 60 Ivar Lovaas, psicologo e professore presso l’Università di California Los Angeles (UCLA), cominciò a lavorare con bambini affetti da autismo utilizzando strategie comportamentali. Sulla base di diversi anni di ricerca ed intervento (Lovaas, 1973; Lovaas, 1981, Lovaas, 1987; McEachin et al., 1993, Lovaas, 2002) è stato messo a punto lo “UCLA Model of Service Delivery” (Lovaas, in Maurice et al.,1996), conosciuto anche come “metodo Lovaas”.
Tale modello prevede un tipo di intervento educativo intensivo (40 ore alla settimana) portato avanti da un insieme di educatori formati e supervisionati da psicologi comportamentali. L’intervento è 1:1, di circa 6 ore al giorno, inizialmente messo in atto a casa. Inizialmente il programma si focalizza sullo sviluppo di abilità di comunicazione, imitazione e gioco. Successivamente, ed in maniera graduale, il bambino viene integrato a scuola, con il supporto necessario. La partecipazione della famiglia durante i diversi stadi di intervento è un elemento fondamentale per la sua efficacia, ed è continuamente incoraggiata. Per una descrizione più particolareggiata del programma, si vedano Lovaas, 1981, 2002; Maurice, 1996; Keenaan, 2000.
CHE COSA È L’ABA
A quali tipi di patologie è rivolto
Le aree di applicazione dell’approccio comportamentale sono svariate: per esempio, principi e strategie comportamentali vengono utilizzate sia nell’educazione e gestione di bambini con sviluppo tipico, sia per l’intervento con bambini e adulti con gravi turbe comportamentali, sia in ambito di terapia clinica come di psicologia del lavoro, ecc.
Per quanto riguarda il nostro argomento specifico, l’approccio ABA è stato studiato con bambini diagnosticati come affetti da autismo o più in generale da un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo.
Per quale fascia d’età
Le strategie comportamentali possono essere utilizzate con persone di ogni età.
I dati raccolti dalla ricerca indicano come bambini affetti da autismo possano beneficiare in maniera significativa di interventi educativi ABA (Harris et al., 1991; Birnbrauer and Leach, 1993; Sheinkopf and Siegel, 1998; Smith et al., 1997)
Dalla letteratura emerge che l’intervento educativo ABA risulta maggiormente efficace se iniziato precocemente (cominciare entro i 4 anni di età; Fenske et al., 1985; Lovaas, 1987;) Cambiamenti comunque significativi nelle diverse aree di sviluppo sono evidenti anche quando l’intervento venga iniziato dopo i 4 anni di età (Lynch, 2000; Eikeseth et al., 2002)
CHE COSA È L’ABA
Valutazione di effetti in diversi contesti
Come anticipato nel punto precedente, dati raccolti dalla ricerca indicano che bambini affetti da autismo mostrano miglioramenti significativi nelle diverse aree dello sviluppo a seguito di interventi educativi intensivi ABA (Lovaas, 1987; McEachin et al., 1993, Harris et al., 1991; Birnbrauer and Leach, 1993; Sheinkopf and Siegel, 1998; Smith et al., 1997; Eikeseth et al., 2002).
Diversi fattori influenzano l’efficacia dell’intervento: precocità dell’intervento educativo, abilità cognitive e linguistiche del bambino, intensità dell’intervento 1:1 (numero di ore), coinvolgimento della famiglia nell’intervento (per una discussione si veda Schreibman, 2000). Un altro fattore fondamentale che influenza l’efficacia dell’intervento è il tipo di supervisione adottata: centre/home based; school based e parents’ managed (si veda il punto precedente: “chi lo pratica, in quali contesti”). I risultati migliori sono stati ottenuti all’interno di progetti “centre/home based”, in cui il programma di intervento ABA viene supervisionato da psicologi facenti parte di cliniche specializzate che forniscono servizi ABA per bambini affetti da autismo. Tale intervento viene inizialmente messo in atto a casa del bambino, precocemente ed in maniera intensiva (40 ore settimanali di terapia 1:1 per almeno 2 anni). Alcuni dei bambini trattati secondo questo modello hanno ottenuto e successivamente mantenuto punteggi nella norma in diversi test di funzionamento cognitivo, linguistico e sociale (Lovaas, 1987; McEachin et al., 1993). Risultati significativi, ma meno eclatanti, sono stati ottenuti in studi condotti su bambini che frequentano scuole speciali ABA (Harris et al., 1991).
Uno studio recente valuta l’efficacia di approssimazioni del modello UCLA iniziale, il tipo di intervento cosiddetto “parents managed” (Bibby et al., 2002), perché gestito da psicologi non affiliati ad alcun centro, assunti come liberi professionisti direttamente dai genitori del bambino affetto da autismo, i quali si occupano anche di reclutare gli educatori per il programma. Questo tipo di intervento si è sviluppato in Gran Bretagna nell’ultimo decennio, come risposta alla scarsità territoriale di centri educativi ABA. Dalla ricerca emerge che i bambini mostrano miglioramenti significativi nelle varie aree dello sviluppo, ma questo tipo di intervento non ha riprodotto la qualità dei risultati ottenuti nei programmi supervisionati da professionisti legati a cliniche specializzate in ABA.
CHE COSA È L’ABA
Ripercussioni in ambito familiare, scolastico o altro
Le ripercussioni in ambito familiare sono molteplici: la famiglia intera viene coinvolta nel processo educativo del bambino affetto da autismo, in particolare i genitori, i quali sono responsabili del mantenimento e della generalizzazione delle nuove abilità acquisite dal bambino. Soprattutto durante i primi 2 anni di intervento, in cui il programma è principalmente condotto in casa, la famiglia deve essere pronta a trasformare almeno una stanza in ambiente scolastico/educativo, e a dare libero accesso agli educatori per la sessione con il bambino. L’impegno organizzativo, economico ed emotivo è rilevante.
Costi
Costo stimato fra 40-55.000 euro (70-100 milioni di lire) annui, che comprendono il pagamento dello psicologo supervisore, degli educatori e dei materiali didattici.
CHE COSA È L’ABA
Critiche
Una delle critiche principali è appunto il costo, che a breve termine risulta più alto rispetto ad altri tipi di intervento, dovuto alla quantità di ore di supervisione e terapia 1:1 richieste dal programma.
Una critica avanzata negli anni settanta riguardava l’uso di punizioni per diminuire comportamenti pericolosi (per sé o per gli altri). Tale critica non risulta più attuale perché le punizioni sono state sostituite da altre tecniche per la gestione del comportamento, quali per esempio il rinforzo di comportamenti alternativi e più adeguati.
A cura della Dott.ssa Morena Mari, Psicologa Età evolutiva, cognitivo-comportamentale, Padova
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