L’inclusione nella Scuola Secondaria di II grado
50 anni di esperienze inclusive
– PEI: uno strumento unitario nella scuola italiana
– ICF: il collegamento culturale con la «Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Disabilità e della Salute
– Grande ruolo alla co-partecipazione e corresponsabilità (unitarietà di intenti)
– Strumento volto ad abbandonare le modalità educative e didattiche escludenti
– Valorizzazione dei contesti
– Esaltazione delle dimensioni dell’attività e della partecipazione
ICF a SCUOLA – Classificazione o Prospettiva?
LA PROSPETTIVA BIO-PSICO-SOCIALE DI ICF
L’ICF vuole essere:
– un modello concettuale;
– un linguaggio condiviso;
– un modello concettuale
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
D.Lgs 66/2017
Art. 5.
6. Con decreto del Ministro della salute […], sono definite le Linee guida contenenti:
a) icriteri, icontenuti e le modalità di redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva, ai fini dell’inclusione scolastica, tenuto conto della Classificazione internazionale delle malattie (ICD) e della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute {ICF) dell’OMS;
b) i criteri, i contenuti e le modalità di redazione del Profilo di funzionamento, tenuto conto della classificazione ICF dell’OMS.
Art. 7
b) tiene conto dell’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, di cui all’articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e del Profilo di funzionamento, avendo particolare riguardo all’indicazione dei facilitatori e delle barriere, secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell’OMS;
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Modello concettuale/Sistema di classificazione
Quale modello del funzionamento e della disabilità, ICF vuole interpretare la complessità dei fenomeni;
– quale sistema di classificazione, si definisce operazionale, transculturale e multilinguistico.
I nuovi modelli di PEI
(Clicca sull’immagine per ingrandirla)
Documentazione:
– Accertamento
– Profilo di Funzionamento
– Progetto Individuale
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Fase transitoria:
– Diagnosi Funzionale
(Clicca sull’immagine per ingrandirla)
(Clicca sull’immagine per ingrandirla)
La partecipazione dello studente e della studentessa al GLO
Il PEI è elaborato e approvato dal Gruppo di lavoro (operativo per l’inclusione (articoli 2 e 3 del DI. 182/2020).
II GLO è composto dal team dei docenti contitolari o Gruppi di lavoro dal consiglio di classe e presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato. I docenti di sostegno, in quanto contitolari, fanno parte del l’inclusione dei Consiglio di classe o del team dei docenti.
Partecipano al GLO i genitori dell’alunno con otte (e Ere (zg)i) disabilità o chi ne esercita la responsabilità con accertata genitoriale, le figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica, che CONAIZIONE QI interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità disabilità nonché, ai fini del necessario supporto, l’unità di valutazione multidisciplinare.
È assicurata la partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse con accertata condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica nel rispetto del principio di autodeterminazione.
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Partecipazione al GLO dello studente con disabilità
Nuovo articolo 15 comma 11 della L 104/92 modif. dal DLgs 96/19
All’interno del Gruppo di Lavoro Operativo, di cui al comma 10, è assicurata la partecipazione attiva degli studenti con accertata condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica nel rispetto del principio di autodeterminazione.
Dalle Linee Guida:
A seconda delle situazioni, l’effettiva possibilità di partecipare agli incontri può essere garantita anche considerando un percorso di autonomia e responsabilizzazione da sviluppare gradualmente, stimolando la consapevolezza, nella massima misura possibile, del diritto di autodeterminazione.
Partecipazione al GLO dello studente con disabilità
Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità … le persone con disabilità dovrebbero avere l’opportunità di essere coinvolte attivamente nei processi decisionali inerenti alle politiche e ai programmi, inclusi quelli che li riguardano direttamente
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Articolo 3
I principi della presente Convenzione sono: Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le proprie scelte – e l’indipendenza delle persone;
Come si fa a parlare davanti allo studente dei problemi che lo riguardano?
Appunto perché lo riguardano e la scuola ha il compito di formare cittadini liberi e consapevoli. Gli incontri del GLO non hanno lo scopo di valutare lo studente, ma di decidere quali sono gli interventi più efficaci per superare le sue difficoltà rispetto anche al contesto in cui si trova e di cui lui è parte, oltre che protagonista.
Come per tutti i compagni anche per lo studente/la studentessa con disabilità la valutazione degli apprendimenti si collocherà in un altro momento (Consiglio di Classe) e andrà tenuta distinta dal PEI e dal GLO.
(Clicca sull’immagine per ingrandirla)
Le dimensioni del P.E.I. e le indicazioni per il curricolo nella scuola secondaria di secondo grado
(Clicca sull’immagine per ingrandirla)
I nuovi modelli di PEI tra continuità e attualizzazione
LA CONTINUITÀ NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
PEI: uno strumento unitario nella scuola italiana
– la prima definizione viene fornita all’interno dell’art. 5, comma 1 del DPR 24 febbraio 1994
– «Il Piano educativo individualizzato (indicato in seguito con il termine P.E.I.), è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione […]»
LE NOVITÀ
– Introduzione di modelli unitari differenziati per grado scolastico
– Riferimento all’ICF, «Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute»
– Idea di “funzionamento” – “ambiente di apprendimento”
– Esame del contesto con individuazione di barriere e facilitatori
– Dimensioni
– Importante ruolo alla co-partecipazione e corresponsabilità (unitarietà di intenti)
I punti di riferimento nella scuola del secondo ciclo
– Indicazioni nazionali per i licei
– Linee guida per gli istituti tecnici e professionali
– Linee guida per gli istituti professionali
Per la valutazione:
– Decreto legislativo n. 62/2017, recante norme in materia di valutazione e di certificazione delle competenze
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Le novità: dagli “assi” alle “dimensioni”
Dalle Linee guida…
Per oltre venticinque anni – a partire dal DPR 24 febbraio 1994 – gli insegnanti italiani hanno seguito un particolare modus operandi, basandosi sull’individuazione di “Assi”, attraverso cui l’esame della condizione del bambino e della bambina, già dalla Scuola dell’Infanzia, consentiva di articolare una conoscenza approfondita della persona nel suo sviluppo evolutivo, sulla quale costruire i successivi interventi.
Ai sensi del DPR 24 febbraio 1994, venivano individuati, nella Diagnosi funzionale, 7 “Assi”,
a) cognitivo;
b) affettivo-relazionale;
c) linguistico;
d) sensoriale;
e) motorio-prassico;
f) neuropsicologico;
g) dell’autonomia personale e sociale, a cui si aggiungevano – nel Profilo Dinamico Funzionale – ulteriori due “Assi”: a) comunicazionale; b) dell’apprendimento.
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Il Decreto 66/2017 individua esplicitamente una serie di “dimensioni” che divengono elementi fondamentali nella costruzione di un percorso di inclusione da parte della “intera comunità scolastica” e, contestualmente, elementi fondanti della progettazione educativo-didattica, per la realizzazione di un “ambiente di apprendimento” che dia modo di soddisfare i “bisogni educativi individuati”.
Nel nuovo modello di PEI le diverse dimensioni nelle quali si sviluppa l’attività della persona, in relazione allo sviluppo degli apprendimenti, nel senso sopra indicato, sono le seguenti:
A. Dimensione della Socializzazione e dell’Interazione
B. Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio
C. Dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento
D. Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’Apprendimento
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
L’Osservazione
Come osservare? Alcuni suggerimenti…
– Delimitare e circoscrivere il focus osservativo: cosa, chi osservo? come? quando? per quanto tempo? in quale contesto? perché?
– Prestare attenzione al contesto
– Defamiliarizzare e prendere le distanze uscendo dalla propria cornice e “mettendo tra parentesi” le proprie convinzioni
– Descrivere gli eventi e i comportamenti senza “incasellarli” in categorie predefinite e non fare “diagnosi”, non “ esagerare” con checklist, griglie e non “ perdersi negli strumenti”
– Produzione di un “testo” descrittivo: diario, griglia, video, registrazione, fotografia…
– Riportare in una prima parte la descrizione degli avvenimenti e separatamente il vissuto emotivo dell’osservatore: descrizione oggettiva-soggettiva
– Abbassare la soglia della soggettività insita nell’osservazione preferendo l’uso di un linguaggio denotativo e descrittivo, puntuale, riferito a situazioni precise (non generico) e il più possibile esente da giudizi
– Prevedere momenti di bilancio critico per valutare i cambiamenti intercorsi per effetto degli interventi operati e degli apprendimenti degli studenti
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Dalla Documentazione all’Osservazione
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
(clicca sull’immagine per ingrandirla)
4. Osservazioni sullo studente/essa per progettare gli interventi di sostegno didattico
Punti di forza sui quali costruire gli interventi educativi e didattici.
ESEMPIO: osservo e metto in evidenza i punti di forza
a. Dimensione della relazione, dell’interazione e della socializzazione:
Lo studente è molto legato alla figura dell’adulto sia in ambito familiare che in ambito scolastico. È disponibile a instaurare relazioni anche con figure non note, Interagisce con i coetanei attraverso la mediazione dell’adulto di riferimento.
b. Dimensione della comunicazione e del linguaggio:
E in grado di comunicare le sue necessità o richieste attraverso un vocabolario per to più legato alia sfera familiare. Riconosce le figure di riferimento all’interno del contesto scolastico ma necessita di una guida per individuare delle modalità di comunicazione consone ai diversi contesti. identifica i compagni e le campagne anche se non sempre prende l’iniziativa per interagire e comunicare con loro.
c. Dimensione dell’autonomia e dell’orientamento:
Sa orientarsi negli ambienti a lui noti (familiare e scolastico) ma va guidato nella gestione del materiale e nella preparazione dello zaino.
d. Dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento:
Apprende maggiormente attraverso Vesperienza e con l’ausilio di immagini. È più motivato quando le esperienze di apprendimento vengono condotte in piccolo gruppo e con la supervisione dei docenti, Ama i momenti di restituzione di gruppo o individuali che prevedono un rinforzo positivo non solo in termini di valutazione ma anche e, soprattutto, in termini di apprezzamento del lavoro svolto. È in grado di utilizzare il computer e il tablet per la realizzazione di presentazioni e brevi video.
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ESEMPIO – Osservo il contesto e metto in evidenza le BARRIERE
6. Osservazioni sul contesto: barriere e facilitatori
Osservazioni nel contesto scolastico con indicazione delle barriere e dei facilitatori a seguito dell’osservazione sistematica dello studente/essa e della classe, anche tenuto conto delle indicazioni fornite dallo/a stesso/a studente/essa.
Barriere
Contesto fisico
– l’ambiente scolastico non presenta barriere
Contesto relazionale
– Il gruppo classe non sempre incoraggia lo studente a partecipare ad attività comuni in momenti non strutturati dalle/dai docenti (es. ricreazione/pausa di socializzazione)
– Le figure dell’insegnante di sostegno o dell’assistente si configurano talvolta come una barriera in quanto tendono a mediare nelle relazioni con i pari e talvolta a comunicare al posto dello studente le sue esperienze o le sue necessità anche con i docenti.
Contesto organizzativo
– assenza di dispositivi dedicati (notebook, stampante, etc.)
– turnover dei docenti e del personale educativo
– i genitori non sono coinvolti nella vita della scuola
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ESEMPIO – Osservo il contesto e metto in evidenza i FACILITATORI
6. Osservazioni sul contesto: barriere e facilitatori
Osservazioni nel contesto scolastioo con indicazione delle barriere e dei fadlitatori a seguito dell’osservazione sistematica dello studente/essa e della dasse, anche tenuto conto delle indicazioni fornite dallo/a stesso/a studente/essa.
Facilitatori
Contesto fisico
– presenzadiaule polifunzionali e laboratori
Contesto relazionale
– la presenza di compagne e compagni sensibili e disponibili al lavoro cooperativo
– scambio di informazioni tra docenti del consiglio di classe anche attraverso modalità telematiche
Contesto organizzativo
– presenza di docenti curricolari in possesso di titolo di specializzazione per il sostegno
– attività di formazione sulla didattica inclusiva per docenti curricolari
– presenza di collaboratrici scolastiche e collaboratori scolastici disponibili a essere parte attiva nella progettazione.
NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
RISORSE CONSIGLIATE PER TE NUOVO PEI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – Seconda parte.
Se hai voglia di confrontarti con me contattami pure sulla mia pagina Facebook: DIDATTICA PERSUASIVA