Questo articolo segue NUOVO PEI SCUOLA PRIMARIA: GUIDA – Prima parte. in cui troverete la prima parte della guida per la compilazione del PEI dedicato alla scuola Primaria dalle parti 1 a 4, in questo invece troverete dalla 5 e successive sino alla parte 9 con relativa Verifica.
PEI SCUOLA PRIMARIA
La prospettiva Bio-Psico-Sociale di ICF.
• Attenzione e valorizzazione dei contesti
• Sintonizzazione tra sistema persona (alunna/o) e sistema contesto (scuola/famiglia/territorio), da intendersi tutti come sistemi dinamici, in evoluzione
• Il processo di inclusione come risultante (che è molto più che la semplice somma delle parti) tra attori, contesti e le diverse variabili in gioco
• In tal senso l’attenzione ai facilitatori e alle barriere alla partecipazione e all’apprendimento (ambiente fisico, sociale, atteggiamenti) assume un rilievo centrale sia nell’osservazione sia nella progettazione e nella programmazione educativo- didattica
• Sinergicamente all’osservazione del contesto scolastico, nella progettazione/programmazione sono indicati obiettivi didattici, strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo.
Una possibile domanda
Quanto della difficoltà manifestata dall’allievo e da noi osservata attiene direttamente al suo funzionamento – riconducibile a quello che in letteratura è descritto come autismo, disabilità intellettiva, disturbo del linguaggio, ADHD, etc. – e quanto invece deriva dal modo in cui i contesti sono organizzati e pre – disposti a interagire con questo funzionamento?
PEI SCUOLA PRIMARIA
«Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
‘Che strada devo prendere?’ chiese. La risposta fu una domanda: ‘Dove vuoi andare?’
‘Non lo so’, rispose Alice.
‘Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza’».
Lo sappiamo, ma è bene tenerlo a mente quando progettiamo e programmiamo:
• i fini dell’educazione (aims o ends) come motivi ideali legati ai valori guidano
• le finalità generali e specifiche dell’istituzione educativa, cioè gli intenti, o gli scopi, (purposes) che essa si prefigge,
• le mète ( goals ) che si propone di conseguire.
Queste ultime, che evidentemente possono differenziarsi per i tempi di conseguimento (a lungo, medio e breve termine, ultimate, intermediate, proximate goals), influenzano la scelta e la determinazione degli obiettivi dell’insegnamento-apprendimento (objectives), i quali devono essere oggettivi (objectives è sostantivo e aggettivo, in inglese) ossia non presunti, ma reali e perciò evidenti, visibili, e verificabili da chiunque .
In sintesi
Quando si parla di fini, finalità, scopi, intenti, mete si fa riferimento a qualcosa che attiene ai risultati che l ‘istruzione e per essa gli insegnanti si propongono di conseguire; quando si parla di obiettivi, invece, ci si riferisce ai risultati dell’apprendimento dell’allievo/a.
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5. Interventi per l’alunno/a: obiettivi educativi e didattici, strumenti, strategie e modalità.
C. Dimensione: AUTONOMIA/ORIENTAMENTO — si farci riferimento all’autonomia della persona e all’autonomia sociale, alle dimensioni motorio-prassica (motricità globale, motricità fine, prassie semplici e complesse) e sensoriale (funzionalità visiva, uditiva, tattile).
PEI SCUOLA PRIMARIA
OBIETTIVI
Obiettivi ed esiti attesi
Obiettivi
– Aumentare il tempo di autonomia in compiti personalizzati (strutturando l’ambiente) di 15 minuti circa (azioni osservabili e verificabili)
– Mantenere il ruolo affidatogli nei lavori in piccolo gruppo fino al termine dell’attività, imitando un compagno
– Consolidare le routine per la gestione del tempo e dei materiali
Esiti attesi:
– riduzione della soglia di frustrazione rispetto a lavori personalizzati e aumento dell’autonomia
– rispetto del ruolo nei lavori in piccolo gruppo
– gestione dei materiali scolastici, in particolare dell’astuccio e dei quaderni
INTERVENTI DIDATTICI e METODOLOGICI
Attività
– Il piano di lavoro” settimanale in cui ciascun alunno, in una data ora, svolge un lavoro personalizzato
– Gioco delle carte per la scelta dei ruoli nei lavori in piccolo.
– Riordinare il materiale della classe affidandogli il ruolo di “controllore dell’ordine” insieme a un compagno.
Strategie e Strumenti
Strategie
– Apprendimento cooperativo con interdipendenza dei ruoli
– Tutoraggio tra pari
– Compiti di responsabilità nella classe
– Apprendimento autoregolato
Strumenti
– cartelloni con istruzioni da seguire
– tabella del “piano di lavoro” personalizzato
– carte dei ruoli autoprodotte
PEI SCUOLA PRIMARIA
D. Dimensione COGNITIVA, NEUROPSICOLOGICA E DELL’APPRENDIMENTO
Capacità mesiche, intellettive e organizzazione spazio-temporale; livello di sviluppo raggiunto in ordine alle strategie utilizzate per la risoluzione di compiti propri per la fascia d’età, agli stili cognitivi, alta capacità di integrare competenze diverse per la risoluzione di compiti, alle competenze di lettura, scrittura, calcolo, decodifica di testi o messaggi
OBIETTIVI
Obiettivi ed esiti attesi.
Obiettivi
– Mantenere l’attenzione sul compito da svolgere almeno per una ventina di minuti senza interruzioni
– Farsi comprendere nel recapitare messaggi alle altre classi/collaboratori scolastici
– Utilizzare in modo autonomo la linea dei numeri e la tavola pitagorica (azioni osservabili e verificabili)
Esiti attesi:
– Tempi di svolgimento di un compito di almeno 20 minuti
– Efficacia comunicativa: il messaggio è stato compreso dal destinatario
– Uso autonomo della linea dei numeri e tavola pitagorica per il calcolo
INTERVENTI DIDATTICI e METODOLOGICI
Attività
– A inizio giornata schematizzazione alla lavagna con tutta la classe dei lavori previsti, tempi e pause
– “Il postino” di classe
– “Cari amici”
– Giochi sulla linea dei numeri e con la tavola pitagorica (contare per 10)
– Esplorazione autonoma di App. per tablet relativi al calcolo
Strategie e Strumenti
Strategie
– pianificazione delle attività giornaliere
– compiti di responsabilità
– scelta di un’attività gradevole come rinforzo positivo
– Modelling
PEI SCUOLA PRIMARIA
Strumenti
– tabella giornaliera delle attività
– supporti per la scrittura manuale: quaderni con righe/quadretti personalizzati etc.
– videoscrittura
– linea dei numeri e tavola pitagorica sia cartacea sia online
– software per il calcolo
– supporti visivi per lo svolgimento di compiti
7. Interventi sul contesto per realizzare un ambiente di apprendimento inclusivo.
Obiettivi educativi e didattici, strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento nelle dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione, dell’interazione, dell’orientamento e delle autonomie, anche sulla base degli interventi di corresponsabilità educativa intrapresi dall’intera comunità scolastica per il soddisfacimento dei bisogni educativi individuati.
– Modificare la disposizione dei banchi mettendoli a ferro di cavallo in modo che l’alunno possa guardare sempre tutti
– Utilizzare strumenti per attutire i rumori
– Progettare in team momenti di lavoro in piccolo gruppo in cui ci sia un compito “sfidante” che consenta di aumentare l’attenzione e la partecipazione dell’alunno
– Grazie alla collaborazione dell’educatore elaborare un progetto finalizzato a ridurre l’immagine di “capro espiatorio”
– Grazie alla collaborazione dell’assistente alla comunicazione realizzare un’ora di laboratorio Lis alla settimana con tutta la classe
8.1 Interventi educativi, strategie, strumenti nelle diverse aree disciplinari
Nel riquadro 8.1 sono descritti gli interventi attivati per tutte le discipline, le strategie e gli strumenti necessari insieme a una sintetica definizione delle eventuali modalità di verifica personalizzate.
In questa sezione è opportuno riportare gli interventi di personatizzazione previsti a supporto degli apprendimenti didattici, che è bene tenere distinti rispetto a quanto indicato nella dimensione “D NEUROPSICOLOGICA, COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO” della Sezione 4 del PEI, nella quale si porta l’attenzione – se ritenuto necessario in base al Profilo di Funzionamento – su competenze trasversali e strumentali di tipo metacognitivo, riferite a capacità e metodo di studio.
Le modalità di verifica possono essere esplicitate in modo più dettagliato, in relazione alla progettazione disciplinare. È necessario esplicitare in che modo viene utilizzata la risorsa del sostegno di classe e quali azioni sono previste da parte del tram docenti in assenza di tale risorsa, coerentemente con quanto riportato nella Sezione 9 + Organizzazione generale del progetto di inclusione e utilizzo delle risorse.
PEI SCUOLA PRIMARIA
8. Interventi sul percorso curricolare
8.1 Interventi educativo-didattici, strategie, strumenti nelle diverse aree disciplinari (Esempio).
Modalità di sostegno educativo didattico e ulteriori interventi di inclusione
– Verrà attuato un laboratorio Lis per un’ora alla settimana con tutto il gruppo classe in relazione, a turno, alle diverse discipline
– Lavoro con tutta la classe alla lavagna, a inizio mattinata, di progettazione delle attività e dei tempi della giornata
– Per differenziare le attività all’interno della classe, un’ora al giorno sarà dedicata al “piano di lavoro” personalizzato per ogni alunna/o, Con A. si lavorerà su letto-scrittura, comprensione a partire da albi illustrati, procedure di calcolo e risoluzione di problemi a partire da immagini, utilizzando anche software specifici.
– Il lunedì mattina, in accordo con l’insegnante di italiano, scrittura con tutta la classe del “Cari amici”
– Lavori in piccolo gruppo con ruoli precisi assegnati
– Laboratori pomeridiani in piccolo gruppo riferiti alle discipline di geografia, scienze e storia (costruzione di un grande libro di storia, di manufatti riferiti alle diverse civiltà; costruzione di una cartina dell’Italia interattiva; costruzione di uno “schedario” degli esseri viventi affrontati dalla classe)
– Partecipazione alla “cultura del compito”
– Angolo della condivisione: i lavori svolti all’esterno della classe devono avere una ricaduta sulla programmazione di classe e integrarsi con questa per cui vengono dedicati momenti specifici di scambio con i compagni nell’angolo della condivisione in cui si crea un collegamento tra quanto svolto dai compagni e quanto svolto dall’alunno
PEI SCUOLA PRIMARIA
Strumenti:
– software specifici riferiti alle diverse discipline
– programmi di editing
– videoscrittura
– video in Lis riferiti agli argomenti trattati
– testi con immagini e segni
8.3 Progettazione disciplinare (Vedi immagine sotto).
Per ogni disciplina o arco disciplinare (0 altro raggruppamento ritenuto funzionale ai fini della progettazione) è possibile indicare se siano previsti o meno interventi di personalizzazione rispetto alla progettazione didattica della classe e/o ai criteri di valutazione, scegliendo una delle due voci:
A * Segue la progettazione didattica della casse e si applicano gli stessi criteri di valutazione
B – Rispetto alla progettazione didattica della casse sono applicate le seguenti personalizzazioni in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione:
PEI SCUOLA PRIMARIA
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Criteri di Valutazione
Le dimensioni individuate nelle Linee Guide (Autonomia – Tipologia della situazione – Risorse mobilitate – Continuità) sono adeguate per descrivere i livelli di apprendimento degli studenti con disabilità anche grave, modulando e adattando la descrizione a quanto previsto nel Piano Educativo Individualizzato.
Resta la possibilità per le Istituzioni Scolastiche di modificare e/o integrare le dimensioni (criteri) per rispondere alla descrizione dei processi di alunne e alunni con disabilità grave.
O.M. 172/2020
Articolo 4 dell’O.M. 172/2020 (Valutazione degli apprendimenti degli alunni con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento)
«La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata è correlata agli obiettivi individuati nel piano educativo individualizzato predisposto ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66»
Obiettivi
*La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata è espressa con giudizi descrittivi coerenti con gli obiettivi individuati nel piano educativo individualizzato.
* la nuova normativa prevede una maggiore personalizzazione della valutazione per ogni singolo studente, a maggior ragione per gli alunni con disabilità per i quali si dovrà attuare la massima flessibilità per descrivere i processi e gli apprendimenti in base a quanto progettato nel PEI.
Livelli
Tabella 1 — I 4 Livelli di apprendimento.
Linee guida
La formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della scuola primaria
Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.
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L’organizzazione.
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La valutazione del PEI.
Come in tutte le sezioni del PEI, quando si parla di verifica conclusiva degli esiti la valutazione è riferita prioritariamente all’efficacia degli interventi. non solo al raggiungimento degli obiettivi previsti da parte della bambina e del bambino, dell’alunna e dell’alunno o della studentessa e dello studente.
Questa distinzione è particolarmente importante in questa sezione dedicata agli apprendimenti, considerando che – a parte la Scuola dell’Infanzia, ove non si svolge la valutazione strutturata degli apprendimenti – la loro valutazione non spetta al GLO ma è di competenza specifica del team docenti e del consiglio di classe.
In questa fase il GLO verifica, pertanto, se l’impianto complessivo della personalizzazione abbia funzionato o meno, ossia se l’insieme di interventi e di strategie attivati, assieme a quelli destinati alla realizzazione di un ambiente di apprendimento inclusivo (così come indicato nella Sezione 7), abbia dato i risultati attesi, considerando altresì la verifica degli obiettivi didattici definiti dal team docenti e dal consiglio di classe, ma senza limitarsi al solo aspetto didattico.
La valutazione va dunque impostata in un’ottica di miglioramento, al fine di riflettere sul superamento di limiti, difficoltà e barriere, senza soffermarsi soltanto sulle criticità rilevate.
11. Verifica finale/Proposte per le risorse professionali e i servizi di supporto necessari
VERIFICA conclusiva degli esiti del PEI
Nel PEI sono individuati gli obiettivi specifici, in relazione a precisi esiti attesi e, per ciascuno di essi, andranno descritte le modalità e i criteri di verifica per il loro raggiungimento (metodi, criteri e strumenti utilizzati per verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti.
– Il PEl è soggetto a verifiche periodiche in corso d’anno al fine di accertare il raggiungimento degli obiettivi e apportare eventuali modifiche ed integrazioni. SI tratta di uno strumento e, come tale, al di là dei momenti previsti dalla normativa, può variare per accompagnare i processi di inclusione.
– Al termine dell’anno scolastico è prevista la Verifica conclusiva degli esiti rispetto all’efficacia degli interventi descritti.
NB. Nel passaggio tra i gradi di istruzione, deve essere assicurata l’interlocuzione tra i docenti della scuola di provenienza e quelli della scuola di destinazione. Nel caso di trasferimento di iscrizione, il PEI è ridefinito sulla base delle eventuali diverse condizioni contestuali della scuola di destinazione.
Scarica qui la fonte in versione slide: NUOVO-MODELLO-PEI-SCUOLA-PRIMARIA.pdf (1732 download)
RISORSE CONSIGLIATE PER TE NUOVO PEI SCUOLA PRIMARIA: GUIDA – Prima parte.
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