Cosa vuol dire assertività. ASSERTIVÀ IN AMBITO SCOLASTICO
Il termine “assertività” indica uno stile comportamentale caratterizzato dalla possibilità di scegliere liberamente come agire, in relazione ai propri desideri e bisogni e contemporaneamente nel rispetto dei diritti delle altre persone. Evidentemente, si tratta di una condizione realizzabile nel momento in cui esiste un equilibrio tra la considerazione per se stessi e quella per gli altri.
Spesso, nelle relazioni interpersonali, gli individui possono collocarsi nelle posizioni estreme del comportamento passivo (in cui si abdica ai propri bisogni e alle proprie opinioni per privilegiare quelli degli altri) e del comportamento aggressivo (in cui il perseguimento dei propri obiettivi viene portato avanti a prescindere o addirittura a spese delle altre persone). Entrambi questi stili comportamentali sono definibili come anassertivi, e possono creare numerosi problemi di tipo comunicativo e relazionale.
Schematicamente possiamo individuare due modalità relazionali:
1) le relazioni affettive, di vicinanza e di condivisione e 2) le relazioni oppositive, di conflitto e di “allontanamento”. Le prime si qualificano come amichevoli, sostanzialmente basate su un desiderio di piacere e di scambio reciproco. Le seconde sono invece quelle che hanno alla base una richiesta dell’altro che non si condivide, si basano sul NO e sul rifiuto di quanto richiesto o offerto.
Nel modello della comunicazione assertiva tali relazioni si possono esprimere con modalità “socialmente adeguate” assertive o “socialmente inadeguate” anassertive.
L’anassertività si qualifica, in entrambe le possibili relazioni individuate dal modello, come passive o aggressive.
Quindi esiste una aggressività e una passività sia nelle relazioni oppositive che in quelle affettive.
La persona passiva tende infatti ad essere facilmente influenzabile, a voler accontentare gli altri e generalmente fatica ad esprimere le proprie esigenze o le proprie idee. Spesso si tratta di persone con una bassa autostima ed una elevata ansia sociale, che cercano di ottenere l’approvazione degli altri. ASSERTIVÀ IN AMBITO SCOLASTICO
Se, da un certo punto di vista, l’accondiscendenza e la disponibilità possono apparire utili per essere accettati, dall’altro lato creano forti limitazioni alla libertà individuale e facilmente possono determinare situazioni in cui gli altri tendono ad approfittarsene. Un esempio piuttosto comune è quello della persona incapace di dire di no di fronte alle richieste di favori: è facile intuire come si possa cadere facilmente in un circolo vizioso in cui più una persona è disponibile, più aumentano le richieste.
La persona aggressiva, invece, tende a concentrarsi esclusivamente sui propri bisogni e ad ignorare le conseguenze che i propri comportamenti possono avere sugli altri. Spesso queste persone appaiono poco empatiche e comprensive, e possono utilizzare anche comportamenti coercitivi o minacciosi. In genere incutono timore e spesso ottengono quello che desiderano, ma faticano ad entrare in relazione con gli altri e non ne ottengono la simpatia. Un esempio è quello della persona che tende ad imporre le proprie opinioni in tutte le discussioni, anche alzando la voce, disprezzando le idee altrui e rifiutandosi di assumere il punto di vista degli altri.
La persona assertiva non ha paura di esprimere se stessa (idee, sentimenti, desideri) e di comportarsi in modo da ottenere ciò che desidera, ma sa ascoltare gli altri, tiene in considerazione le loro opinioni, e si muove con fermezza ma anche con rispetto. Generalmente, le persone assertive sono quelle che ottengono veramente la stima degli altri e sono viste come persone decise, con le idee chiare e capaci di farsi rispettare ma anche gentili, comprensive e abili a gestire le relazioni interpersonali. ASSERTIVÀ IN AMBITO SCOLASTICO
Risulta quindi evidente che l’assertività non è una “via di mezzo” tra la passività e l’aggressività quanto piuttosto una “terza via”, che si rivela il modo più vantaggioso di relazionarsi con se stessi e con gli altri.
Comportandosi in modo assertivo ci si sente liberi, a proprio agio ed efficaci; non si rinuncia ai propri obiettivi e quindi si incrementano le possibilità di avere successo e di realizzare i propri desideri. Nello stesso tempo, non ci si sente in colpa verso gli altri, non ci si fa manipolare, non si prevarica nessuno, e questo migliora la propria immagine sociale e la possibilità di coltivare relazioni sincere e soddisfacenti in tutti i campi della propria vita. Qui di seguito viene proposta una tabella che compara i tre differenti stili comportamentali.
ASSERTIVÀ IN AMBITO SCOLASTICO
I diritti assertivi
I diritti assertivi assieme al concetto della reciprocità sono alla base della comunicazione assertiva. Essi comprendono il rispetto di se stessi, delle proprie esigenze, sentimenti e convinzioni, (es: “ho il diritto di rifiutare senza sentirmi in colpa”; “ho il diritto di chiedere aiuto”, ecc).
1. Diritto di agire allo scopo di garantire la propria dignità, la propria felicità e soddisfazione, di raggiungere i propri scopi e progetti senza violare i diritti degli altri
2. Diritto di chiedere aiuto
3. Diritto di chiedere informazioni
4. Diritto di dire No senza sentirsi in colpa
5. Diritto di dire Non So
6. Diritto di sbagliare
7. Diritto di cambiare idea
8. Diritto di prendersi il tempo necessario prima di dare una risposta
9. Diritto di fare meno di quello che è il proprio limite dell’umanamente possibile
10. Diritto di avere e manifestare sentimenti ed emozioni
11. Diritto di sentirci bene con noi stessi indipendentemente dalle condizioni di altri
ASSERTIVÀ IN AMBITO SCOLASTICO
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