Le potenzialità e i limiti del messaggio assertivo. l’INSEGNANTE ASSERTIVO
– Comunica in prima persona (utilizza il pronome “io”): il messaggio assertivo non accusa l’altro (ad esempio non dice: “Tu hai fatto questa cosa, sei maleducato!”), ma parla in prima persona (ad esempio potrebbe dire: “Io mi sono sentito male in questa situazione!”)
– E’ onesto (esprime ciò che realmente si sente o si pensa). Parte dal riconoscimento delle proprie emozioni e delle proprie opinioni e le esprime (ad esempio: “Sento che questa situazione mi mette a disagio perchè non mi sento libero/a di esprimermi”). l’INSEGNANTE ASSERTIVO
– Minimizza i rischi di incomprensione: affermando le nostre posizioni mettiamo gli altri nella condizione di conoscere i nostri pensieri, emozioni, desideri e bisogni. In tal modo si evita che gli altri siano costretti a fare supposizioni su di noi, che in molti casi potranno rivelarsi errate (se non mi dici come la pensi o cosa provi potrei provare ad immaginarmelo e non è detto che ci azzecchi! Anzi…). l’INSEGNANTE ASSERTIVO
– Lo stile assertivo mantiene e favorisce lo scambio comunicativo tra le persone, garantendo una crescente disponibilità al dialogo e al confronto.
– Non sempre la risposta assertiva è la più adeguata. Saranno le situazioni e le caratteristiche del nostro interlocutore a farci optare per uno stile comunicativo oppure per un altro. Non si auspica l’assertività a tutti costi, con tutte le persone e in tutte le situazioni. Occorre saper scegliere.
– Possiamo influire sul comportamento altrui soltanto entro un certo limite. Al di là di questo limite il problema non è più nostro ma dell’altro. Per quanto assertiva possa essere una persona, se l’interlocutore non le permette di esserlo, non c’è tecnica che tenga.
– L’aspetto più apprezzabile dell’affermazione di sé è dato dalla sensazione positiva che si prova quando si esprime se stessi.
l’INSEGNANTE ASSERTIVO
I vantaggi dell’assertività in classe.
Il lavoro dell’insegnante è, senza dubbio, centrato sulla relazione: è infatti nella “cornice” del rapporto con gli allievi che si realizzano la trasmissione di conoscenze e la crescita culturale e umana.
Nel rapporto quotidiano con i propri allievi l’insegnante non è solo trasmettitore di conoscenza, il suo modo di comunicare e di rapportarsi con la classe viene osservato e valutato dagli alunni che possono cosi apprezzare o criticare determinate modalità interattive e, in maniera consapevole o inconsapevole, valutarle o integrarle nel proprio repertorio comportamentale.
Questo è ciò che si definisce “apprendimento per imitazione” (Modeling) e l’apprendimento per imitazione è la forma di apprendimento più efficace. L’insegnante non può evitare di insegnare le abilità comunicative e quindi è necessario che: l’INSEGNANTE ASSERTIVO
– Si ponga come modello. In questo modo i ragazzi osservano l’insegnante che svolge la sequenza di atti necessari per raggiungere una determinata modalità interattiva.
– Si ponga come osservatore, in modo da aiutare i ragazzi ad essere consapevoli del tipo di comportamento agito e delle sensazioni provate. Questo permette di aiutarli ad etichettare l’emozione corrispondente.
– Si ponga come promotore per stimolare il ragazzo ad eseguire una determinata azione presentandogli quella complementare e chiedendogli di compierla.
– Si ponga come mediator e tra i comportamenti in eccesso e quelli in difetto durante l’interazione. In questo modo è possibile insegnare nuove competenze a chi n’è sprovvisto e ridimensionare i comportamenti sproporzionati.
L’assertività dovrebbe quindi avere un posto privilegiato nella classe scolastica, poiché concorre efficacemente a migliorare il benessere psicologico sia degli insegnanti sia degli allievi, nei seguenti modi. l’INSEGNANTE ASSERTIVO
– Nella gestione della classe: l’insegnante assertivo ottiene più facilmente rispetto e considerazione, in quanto capace di modulare e di equilibrare l’autorevolezza e l’ascolto attivo;
– Nel processo educativo: l’insegnante assertivo è un modello per gli allievi, che possono imparare ad intraprendere relazioni positive con gli altri osservando il suo comportamento. Inoltre, avendo questo modello in mente, l’insegnante può consapevolmente favorire e rinforzare i comportamenti assertivi nei suoi allievi, scoraggiando invece quelli troppo passivi o aggressivi;
– Nell’osservazione sul campo: il modello dell’assertività permette all’insegnante di individuare le persone più fragili o più problematiche e quindi di elaborare delle strategie per aiutarle a migliorare, rendendo più piacevole e positiva l’atmosfera nel gruppo classe;
– Nei rapporti di lavoro: essere assertivi permette di gestire con più efficacia le occasioni di conflitto, incomprensione o tensione con colleghi e superiori.
l’INSEGNANTE ASSERTIVO
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