Il patto educativo/formativo tra scuola e famiglia
Il Ministero dell’Istruzione, il 12 Luglio 2011 ha emanato il Decreto prot. n. 5669 (con il allegato le Linnee-Guida recante) il Regolamento applicativo della L. n° 170/10 sui diritti degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA).
IL PATTO EDUCATIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA.
l Decreto e Linee Guida sono stati:
“concepiti utilizzando concettualmente la normativa emanata nel corso degli anni per gli alunni con disabilità, pur tenendo distinte le due figure ai fini degli effetti giuridici e dei diritti conseguenti alla loro individuazione, in piena armonia sia con la L. n° 104/92 che con la L. n° 170/10” . (Si veda il File “ Avv. Novera_ Regolamento e Linee Guida DSA e Disabilità ”).
Il Ministero ha predisposto alcuni modelli di Patto di corresponsabilità, sulla base dei quali le singole scuole hanno definito il proprio Patto. Il Patto educativo di corresponsabilità coinvolge docenti e genitori, è un documento, diviso in due parti: prevede le norme per il comportamento dei docenti e le norme per il comportamento degli studenti, e si conclude con una tabella interna definitiva che serve alla valutazione del comportamento del discente.
IL PATTO EDUCATIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA.
I Docenti ogni docente, per sé e collegialmente:
– prende visione della certificazione diagnostica rilasciata dagli organismi preposti;
– procede, in collaborazione dei colleghi della classe, alla documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati previsti;
– attua strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo;
– adotta misure dispensative;
– attua modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti;
– realizza incontri di continuità con i colleghi del precedente e successivo ordine o grado di scuola al fine di condividere i percorsi educativi e didattici effettuati dagli alunni, in particolare quelli con DSA, e non disperdere il lavoro svolto.
IL PATTO EDUCATIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA.
La Famiglia:
– consegna alla scuola la diagnosi di cui all’art. 3 della Legge 170/2010;
– condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati;
– è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Team – nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso – ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili;
– sostiene la motivazione e l’impegno dell’alunno o studente nel lavoro scolastico e domestico;
– verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati;
– verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti;
– incoraggia l’acquisizione graduale dell’autonomia nella gestione dei tempi di studio, nell’impegno scolastico e nelle relazioni con i docenti;
– considera non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline.
IL PATTO EDUCATIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA.
Prof.ssa Antonella Redavid Referente C.T.I.- Osimo
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