I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
Gli insegnanti si trovano oggi di fronte a una realtà complessa, che pone loro una duplice sfida: da un lato operare nella eterogeneità dei propri contesti-classe, e dall’altro ― anche sulla base delle diverse indicazioni ministeriali ― rispondere adeguatamente a tutte le difficoltà degli alunni e, dove possibile, prevenirle per dare vita a una scuola davvero inclusiva per tutti.
Ma quali sono i passi da fare, nel concreto, per realizzare una didattica realmente inclusiva?
Partendo da un’esperienza trentennale in questo campo, Erickson ha elaborato 7 punti chiave, che aiuteranno tutti gli insegnanti a impostare il proprio lavoro in modo da favorire la partecipazione attiva di ogni alunno.
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
1° PUNTO CHIAVE: I COMPAGNI DI CLASSE COME RISORSA
L’apprendimento cooperativo.
L’apprendimento non è mai un processo solitario, ma è profondamente influenzato dalle relazioni, dagli stimoli e dai contesti tra pari. L’apprendimento cooperativo è un metodo di insegnamento / apprendimento basato sul principio per cui ciascun componente del gruppo, con le sue caratteristiche peculiari e speciali, può contribuire all’apprendimento di tutti e può diventare risorsa (e strumento compensativo) per gli altri.
In un ambiente cooperativo ciascuno ha qualcosa da dare agli altri e qualcosa da ricevere, e questo permette di creare un apprendimento paritario e realmente inclusivo:
- Si potenzia il ruolo attivo dello studente e si facilita l’apprendimento significativo
- Nella collaborazione vengono meno molte difficoltà specifiche, specie per gli alunni con il tutoring
Un’altra modalità di aiuto che permette di utilizzare in modo efficace la risorsa-compagni è il tutoring, cioè l’insegnamento reciproco tra alunni, che può essere funzionale in molte discipline e ha effetti positivi — in termini di apprendimento, di rapporti interpersonali, di motivazione e autostima — sia in chi svolge il ruolo di insegnante (tutor), sia in chi è il destinatario dell’insegnamento.
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
2° PUNTO CHIAVE: ADATTAMENTO E SEMPLIFICAZIONE DEL TESTO.
Per riuscire a integrare tutti gli studenti nei percorsi comuni, è di fondamentale importanza che gli insegnanti dedichino grande attenzione alla scelta e alla preparazione di materiali adeguati alle abilità e alle esigenze di ciascuno studente. Partendo dai materiali pensati per la classe, è quindi possibile adattare e semplificare i libri di testo, le schede per le esercitazioni, le schede di aiuto disciplinare, i percorsi laboratoriali, ecc. Per valorizzare le differenze individuali è necessario, quindi, essere consapevoli e adattare i propri stili di comunicazione, le forme di lezione e gli spazi di apprendimento.
L’adattamento più funzionale è basato su materiali in grado di attivare molteplici canali di elaborazione delle informazioni e che facilitino l’accesso e l’elaborazione dei materiali, dando aiuti aggiuntivi e attività a difficoltà graduale.
Per gli alunni in difficoltà linguistiche e cognitive è utile semplificare il lessico e la sintassi, oltre alle richieste per l’esecuzione delle attività.
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3° PUNTO CHIAVE: MAPPE, SCHEMI E AIUTI VISIVI.
Per la loro caratteristica di abbinare il codice visuale a poche parole scritte, mappe (concettuali, mentali, ecc.) e schemi rendono più veloce ed efficace l’apprendimento, favoriscono il recupero di informazioni durante le verifiche scritte e orali, aiutano a fare collegamenti logici, a ricavare parole chiave e concetti fondamentali e a ordinare la presentazione degli argomenti. Si tratta di strumenti che facilitano l’apprendimento, ma che non sono necessariamente legati a un intervento di recupero o sostegno, e per questo motivo, pur essendo una delle più potenti strategie compensative a disposizione degli alunni con DSA, ben si prestano a una didattica rivolta all’intera classe.
Per gli alunni con maggiori difficoltà sono di grande aiuto tutte le forme di schematizzazione e organizzazione anticipata della conoscenza e, in particolare, i diagrammi, le linee del tempo, le illustrazioni significative e le flashcard delle regole, così come la valorizzazione delle risorse iconografiche, degli indici testuali e dell’analisi delle fonti visive.
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
4° PUNTO CHIAVE: POTENZIAMENTO DEI PROCESSI COGNITIVI.
Per facilitare gli apprendimenti, favorendo al contempo il lavoro di tutti all’interno del gruppo classe, è fondamentale anche potenziare e consolidare i processi cognitivi: memoria, attenzione, concentrazione, relazioni visuo-spaziali-temporali, logica e processi cognitivo-motivazionali.
Processi cognitivi e funzioni esecutive come attenzione, memorizzazione, pianificazione e problem solving consentono lo sviluppo di abilità psicologiche, comportamentali e operative necessarie all’elaborazione delle informazioni e alla costruzione dell’apprendimento.
Allo stesso tempo, una didattica realmente inclusiva deve valorizzare i diversi stili cognitivi presenti in classe e le diverse forme di intelligenza, sia per quanto riguarda gli alunni, sia per quanto riguarda le forme di insegnamento.
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
5° PUNTO CHIAVE: METACOGNIZIONE E METODO DI STUDIO.
La didattica metacognitiva sviluppa nell’alunno la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa, di quando è opportuno farlo e in quali condizioni, rendendolo gestore diretto dei propri processi cognitivi. Rappresenta le basi di un metodo di studio efficace.
L’approccio metacognitivo consente agli insegnanti di non separare rigidamente gli interventi di recupero o sostegno individualizzato dalla didattica curricolare, perché si fonda su un riferimento metodologico comune (la metacognizione e le strategie cognitive) e utilizza una serie di collegamenti operativi tra insegnamento curricolare e speciale e tra gli alunni stessi (tecniche di insegnamento reciproco, apprendimento cooperativo e tutoring).
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
6° PUNTO CHIAVE: EMOZIONI, AUTOSTIMA E MOTIVAZIONE.
Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nell’apprendimento e nella partecipazione. È centrale sviluppare una positiva immagine di sé e quindi buoni livelli di autostima e autoefficacia e un positivo stile di attribuzione interno. La motivazione ad apprendere è fortemente influenzata da questi fattori, così come dalle emozioni relative all’appartenenza al gruppo di pari e al gruppo classe.
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
7° PUNTO CHIAVE: POTENZIAMENTO DEL FEEDBACK SUI RISULTATI.
Il feedback sui risultati è uno strumento di eccezionale importanza non solo ai fini dell’apprendimento, ma anche e soprattutto per lo sviluppo di una buona immagine di sé e della motivazione necessaria per raggiungere il successo scolastico.
Riveste un ruolo primario nella didattica curricolare, e strategico in quella inclusiva rivolta agli alunni con difficoltà, che più degli altri hanno bisogno di un riscontro che li sostenga sia nel compito sia nella loro autostima e autoefficacia. Per questo, è importante che l’insegnante abbia a disposizione gli strumenti più adatti a fornire un feedback informativo e motivazionale efficace, oltre ai materiali per agire sul rinforzo positivo in itinere.
I 7 PUNTI CHIAVE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
(tratto da “ Bes a scuola” Guida Erickson)
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