GIOCO DI RUOLO EMOTIVO IN CLASSE: UNA STRATEGIA PER EDUCARE AL SENTIRE
Insegnare non significa solo trasmettere contenuti cognitivi, ma anche coltivare l’intelligenza emotiva degli alunni. In questo percorso, il gioco di ruolo emotivo in classe rappresenta uno strumento straordinariamente efficace. Attraverso la simulazione di situazioni vissute o possibili, i bambini imparano a riconoscere, esprimere e gestire le proprie emozioni, oltre a sviluppare empatia verso quelle altrui.
IL POTERE FORMATIVO DEL GIOCO DI RUOLO
Il gioco di ruolo emotivo in classe consiste nel far interpretare agli alunni dei personaggi coinvolti in scenari emotivamente rilevanti. L’insegnante propone una situazione (es. un litigio tra compagni, una nuova amicizia, una frustrazione vissuta in gruppo) e guida i bambini nella rappresentazione, lasciando spazio al vissuto emotivo.
Rispetto ad altre metodologie, questo approccio non impone nozioni, ma favorisce la scoperta. Il bambino non studia l’emozione: la vive, la sente, la mette in scena. E così facendo, la conosce davvero.
PERCHÉ FUNZIONA
Le ragioni dell’efficacia del gioco di ruolo emotivo in classe sono molteplici:
- Attivazione emotiva reale: il bambino non riflette in astratto, ma si immerge in una dinamica emotiva vissuta, anche se in forma protetta.
- Rottura degli schemi abituali: nel recitare un ruolo diverso da sé, il bambino accede a punti di vista nuovi, sviluppando empatia e comprensione.
- Spazio di riflessione guidata: la fase successiva alla rappresentazione, quella della rielaborazione, permette di dare senso alle emozioni espresse, con l’aiuto dell’insegnante.
COME PROGETTARE UN GIOCO DI RUOLO EMOTIVO IN CLASSE
Per ottenere risultati concreti, non basta improvvisare. Ecco alcune indicazioni pratiche:
1. Scegliere con cura il tema
È bene partire da situazioni vicine all’esperienza reale dei bambini, legate alla quotidianità scolastica o familiare. Alcuni esempi:
- un compagno che viene escluso;
- un errore commesso e nascosto;
- il bisogno di chiedere scusa;
- la paura del giudizio degli altri. GIOCO DI RUOLO EMOTIVO IN CLASSE
2. Definire i ruoli
Non servono copioni rigidi. È sufficiente attribuire dei ruoli chiave e dare alcune indicazioni iniziali, lasciando spazio all’improvvisazione. L’importante è che i ruoli siano chiari e che ognuno sappia “chi deve essere”.
3. Condurre con attenzione
L’insegnante deve osservare senza dirigere troppo. Solo alla fine dell’attività è utile guidare la riflessione collettiva: “Come ti sei sentito?”, “Secondo te cosa provava quel personaggio?”, “Cosa avresti potuto fare diversamente?”.
4. Dare spazio al confronto
La rielaborazione è la fase educativa più importante. Può avvenire a voce, ma anche con strumenti creativi come disegni, scrittura diari emotivi, piccoli cartelloni.
ATTIVARE LE COMPETENZE EMOTIVE
Il gioco di ruolo emotivo in classe sviluppa in modo trasversale molte delle competenze chiave per la vita:
- consapevolezza delle emozioni;
- capacità di mettersi nei panni dell’altro;
- gestione del conflitto e comunicazione non violenta;
- riflessione sulle scelte comportamentali.
Quando queste abilità vengono allenate sin da piccoli, l’ambiente scolastico migliora, la relazione educativa si rafforza e l’apprendimento diventa più profondo e significativo.
QUALI RISULTATI OSSERVARE
I benefici si possono cogliere già dopo poche esperienze, anche senza valutazioni formali. Gli alunni diventano più attenti agli altri, imparano a dare un nome a ciò che provano e trovano parole diverse dal “mi ha fatto arrabbiare” per descrivere le proprie emozioni.
Il gioco di ruolo, se integrato con altri strumenti come la ruota delle emozioni o i diari emotivi, costruisce una vera e propria “educazione affettiva”, fondamentale per crescere cittadini consapevoli e responsabili.
APPROFONDIMENTI CONSIGLIATI
- Daniel Goleman – L’intelligenza emotiva a scuola
- Empatia e didattica – Indire
- I DIARI EMOTIVI: STRUMENTI PER EDUCARE
- LA RUOTA DELLE EMOZIONI: UNO STRUMENTO EDUCATIVO







