In questo articolo andiamo a vedere 8 attività veloci per diminuire la rabbia in classe o per riflettere sui propri stati d’animo legati alla collera, esercizi semplici da applicare in qualsiasi momento della giornata che ci offrono l’occasione per approfondire quotidianamente l’aspetto emotivo delle interazioni all’interno del contesto classe. Le attività proposte sono flessibili e possono essere adattate ai diversificate in base ai diversi gruppi di alunni.
1. Missili in partenza
Con questo esercizio si cerca di sciogliere la tensione attraverso il movimento del corpo rimanendo nel proprio posto. DIMINUIRE LA RABBIA IN CLASSE
Ecco i vari step che i bambini devono seguire:
- tamburellano sul tavolo con le dita, prima piano e lentamente, poi sempre più forte e più velocemente
- si prosegue battendo sul tavolo col palmo della mano, in alternativa possono battere le mani, sempre con volume e ritmo crescenti
- successivamente si battono i piedi per terra, anche qui con ritmo crescente
- un leggero ronzio diventa un forte grido e il rumore e movimento aumentano sempre più
- i bambini saltano in piedi dal loro posto, lanciano in aria le braccia urlando: IL MISSILE E’ PARTITO! Lentamente gli alunni si rimettono a posto, i loro movimenti si calmano, il rumore si placa, si sente solo un ronzio che diventa sempre più leggero fino a tacere del tutto: il missile è scomparso tra le nuvole. DIMINUIRE LA RABBIA IN CLASSE
2. Se fossi arrabbiato
Quando si è arrabbiati non è indispensabile gridare, difendersi, scalciare, rompere qualcosa, ci si può liberare dalla rabbia anche in altri modi.
I bambini disegnano ciò che hanno già fatto in passato per sbarazzarsi della propria rabbia e li ha fatti stare meglio.
ES:
- andare in bicicletta
- prendere a pugni il sacco della boxe
- fischiare
- fare di corsa un giro del palazzo
- tirare un pallone contro il muro
- ascoltare la musica
- stracciare dei vecchi fogli
- leggere o farsi leggere una storia
- ……..DIMINUIRE LA RABBIA IN CLASSE
3. Biglietti di rabbia
In un angolo della stanza sono appesi dei “biglietti di rabbia”. Sono a disposizione per reagire quando un bambino si sente offeso, arrabbiato, non vuole o non può esprimere direttamente i suoi sentimenti.
Sono biglietti tutti uguali: rosso scuro (come quando si diventa rossi di collera) o seghettati, o di altra forma. Il bambino disegna sul biglietto quello che vuole, poi lo appallottola e butta via la sua rabbia in uno speciale “secchio di rabbia”. Periodicamente la rabbia viene raccolta e bruciata (simbolicamente).
Successivamente si possono riaprire le palline di carta e, leggendone il contenuto, si possono cercare le motivazioni che hanno portato a quegli stati d’animo cercandone in gruppo le soluzioni per evitarle. DIMINUIRE LA RABBIA IN CLASSE
4. La bambola di rabbia
Si può costruire una bambola di carta o disegnarla su di un cartellone: su questa bambola si cercherà di far esprimere al bambino arrabbiato, i propri stati d’animo, così da poter facilitare il processo di riconoscimento dei propri sentimenti attraverso la guida dei compagni e dell’insegnante.
6. I fili della pazienza DIMINUIRE LA RABBIA IN CLASSE
Per ogni bambino si appende alla parete un filo della pazienza (un semplice filo di lana). In alcuni momenti precisi della giornata i bambini possono recarsi dinanzi al filo e tagliarne un pezzetto, ogni pezzetto equivale ad una parte della propria pazienza andata persa durante la giornata: mentre il bambino taglia il filo può spiegare cosa abbia causato la riduzione della propria pazienza e se è il caso se ne discute.
7. L’angolo della rabbia
Si invitano i bambini a disegnare su di un foglio ciò che li irrita e li inquieta, o in alternativa si possono lasciare liberi i bambini di farlo in momenti liberi, dedicati o più strutturati. Successivamente il disegno lo si appende in un angolo apposito denominato “L’angolo della rabbia” (nessuno sarà obbligato a farlo) dove si potranno osservare i disegni prodotti ed eventualmente invitare i singoli bambini o in gruppi a parlare liberamente dei loro sentimenti di rabbia e i motivi che li ha spinti ad arrabbiarsi.
Il solo fatto di “trovare le parole“ per i propri sentimenti può avere effetto liberatorio. Attraverso il disegno si può attivare una riflessione con sé stessi e i propri sentimenti, anche quelli che non si riescono ad ammettere.
8. Sì o no DIMINUIRE LA RABBIA IN CLASSE
Tale attività può aiutare a far emergere un’atmosfera aggressiva sommersa o inespressa. I bambini cercano un compagno con il quale non vanno sempre d’accordo. Entrambi gli alunni iniziano un dialogo in cui uno dei due può dire sempre e soltanto “sì”, l’altro sempre e soltanto “no”.
Si mettono uno di fronte all’altro, si guardano fissi negli occhi e iniziano il loro “litigio” simulato. Il ritmo e il volume del dialogo devono crescere fino a diventare con un tono più alto.
Dopo un tempo prestabilito l’esercizio viene interrotto da un “Stop!” o un “gong”. Segue l’inversione dei ruoli. Chi diceva “no” e chi dice “sì” e viceversa.
Come si sentono i bambini dopo la lite?
Sono riusciti a ridurre la tensione? Questa opposizione gli ha aiutati ad andare più d’accordo o gli ha resi più ostili? Riescono in tal modo a dirsi qualche parole amichevole o ad abbracciarsi?
Adesso? Cos’era più piacevole dire: “sì o no”?.
Dopo le domande si apre una discussione con l’aiuto del gruppo per esaminare la conversazione a cui si è appena assistito e discutere su come migliorarla perchè sia più amichevole.
Spero questo articolo possa esserti stato d’aiuto.
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