DIDATTICA PER COMPETENZE
Nell’articolo CHE COSA È LA DIDATTICA PER COMPETENZE abbiamo visto cosa fosse la didattica per competenze e su quali categorie teoriche fosse strutturata, in questo scoprirai a quali riferimenti didattici fare riferimento per strutturare unità didattiche e relative valutazioni.
Competenze, abilità e conoscenze.
La definizione di competenza, così come definita in sede europea, “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali …” indica come conoscenze e abilità siano componenti essenziali delle competenze.
Mentre le competenze possiedono fondamentalmente una caratterizzazione interdisciplinare, conoscenze ed abilità sono prevalentemente a carattere disciplinare.
Nelle “Linee guida“- Allegato A “ del 15 luglio 2010 – sono specificate per singola disciplina le conoscenze e le abilità la cui padronanza è essenziale per permettere l’acquisizione di specifiche competenze.
In conclusione.
La Riforma ha definito i nuovi quadri orari e le discipline.
Di queste ha individuato conoscenze ed abilità funzionali all’acquisizione da parte degli allievi di determinate competenze.
Le competenze sono articolate in competenze di base per il primo biennio e competenze di indirizzo per il triennio, nell’insieme coerenti con le competenze di fine percorso e con le competenze chiave europee.
DIDATTICA PER COMPETENZE
Parliamo di didattica
L’acquisizione da parte degli allievi delle competenze, delle abilità e delle conoscenze è questione didattica affidata ai docenti ed essendo le competenze elemento a carattere interdisciplinare il compito è per definizione del Consiglio di classe.
La collegialità è un carattere imprescindibile della didattica delle competenze, non mimetizzabile in semplici formulari da riempire dovendo proporre agli allievi percorsi di lavoro concreti in cui loro devono essere i primi attori e dai quali devono risultare prodotti verificabili.
Un insegnamento finalizzato alle competenze è più complesso rispetto a quello finalizzato alle sole conoscenze, ma fornisce un livello di apprendimento negli allievi indubbiamente più adeguato all’inserimento nella società adulta e nell’ambito lavorativo.
La prescrizione normativa che viene fornita alle scuole è di impegnarsi nell’adozione della didattica delle competenze adottando un criterio di ragionevole gradualità, che permetta di provarsi, rivedersi, correggersi, tramite un autonomo percorso di sperimentazione.
In questo contesto le UDA devono acquisire il valore, sopratutto per gli allievi, di occasioni significative e straordinarie nelle quali svolgere compiti ben definiti, perseguire obiettivi interessanti e coinvolgenti, realizzare prodotti. L’attività richiede un intenso lavoro di programmazione collegiale del consiglio di classe svolto ad inizio anno e momenti di collaborazione e condivisione in corrispondenza della realizzazione delle Unità di Apprendimento.
DIDATTICA PER COMPETENZE
L’unità di Apprendimento (UDA)
La struttura organizzativa di base prevista per programmare una didattica delle competenze è l’Unità Didattica di Apprendimento (UDA).
Le UDA sono pensate e formalizzate in sede di Consiglio di classe ad inizio anno nell’ambito delle attività di programmazione iniziale del percorso annuale. La programmazione di classe dovrà prevedere, oltre ai consueti obiettivi educativi e cognitivi, alle visite didattiche, al viaggio di istruzione, le UDA quali momenti didattici coordinati e condivisi da più docenti.
Occorre immaginare, per ciascuna classe, le programmazioni individuali di ciascun docente come percorsi paralleli che in alcuni momenti si intersecano per poi di nuovo scostarsi: il momento dell’intersecazione corrisponde allo sviluppo della Unità di Apprendimento.
DIDATTICA PER COMPETENZE
Strutturazione di una Unità di Apprendimento
Il Consiglio di classe ad inizio anno individua il numero di UDA da inserire nella programmazione di classe e per ciascuna di esse indica l’ambito tematico di riferimento e le materie chiamate a fornire il loro contributo.
I docenti coinvolti individuano il prodotto finale richiesto agli allievi, le competenze di cui gli allievi, per ottenerlo, devono dare prova , totalmente o in parte, di possedere, le abilità e le conoscenze disciplinari necessarie, i tempi di sviluppo dell’UDA, le fasi di intervento delle diverse discipline, le forme di verifica e di valutazione delle competenze acquisite.
È fondamentale il coordinamento delle attività delle diverse discipline che devono intervenire con una scansione e con dei tempi precisamente definiti per realizzare un’azione in cui docenti e allievi agiscono concordi per realizzare nei tempi previsti il prodotto richiesto.
Una apposita modulistica permette la configurazione della UDA ottenendo un documento che specifica ruoli, tempi e modi dei diversi attori , insegnanti e allievi. Sul piano pratico, dovendo riportare nell’UDA termini e dati ricorrenti, derivabili dalle Linee guida può risultare utile predisporre un file Word che li raccolga e dal quale attingere di volta in volta con il “copia incolla”.
DIDATTICA PER COMPETENZE
Valutazione delle competenze sviluppate – Modalità di verifica
In tema di valutazione delle competenze l’impegno dei docenti sarà rivolto a definirne il livello di acquisizione con riferimento ad una apposita serie di criteri (indicatori e descrittori) preventivamente definiti.
Non è possibile decidere se uno studente possieda o meno una competenza sulla base di una sola prestazione bensì si deve poter disporre di un insieme di sue manifestazioni.
Occorre, inoltre, favorire un’adeguata capacità di autovalutazione del livello di competenza raggiunto anche perché la constatazione dei progressi ottenuti è una delle maggiori forze motivanti all’apprendimento.
Una competenza si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse personali. Naturalmente la natura del compito o del prodotto, normalmente collegato con più insegnamenti, caratterizza la tipologia e il livello di competenza che si intende rilevare.
Comunque, esso deve poter sollecitare la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle altre caratteristiche personali in maniera non ripetitiva. Le principali fonti informative su cui basare un giudizio di competenza.
Le fonti informative sulla base delle quali esprimere un giudizio di competenza, possono essere classificate secondo tre ambiti:
1. quello relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella
realizzazione del prodotto;
2. quello relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati;
3. quello relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro.
Il primo ambito riguarda i compiti che devono essere svolti dallo studente e/o i prodotti che questi deve realizzare.
Essi devono esigere l’utilizzo delle conoscenze e delle abilità possedute e una loro valorizzazione in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli ormai già resi famigliari dalla pratica didattica. Occorre che lo studente evidenzi la capacità di sapersi muovere in maniera sufficientemente agevole e valida al di fuori dei confini della ripetizione e della familiarità.
Il secondo ambito implica una osservazione sistematica del comportamento dello studente mentre svolge il compito; ciò comporta una preventiva definizione delle categorie osservative, cioè di quegli aspetti specifici che caratterizzano una prestazione e sui quali concentrare l’attenzione per poter decidere se una certa competenza sia stata raggiunta o meno.
Il terzo ambito richiede da parte dello studente la descrizione del come e perché ha svolto il compito assegnato in quella maniera. Ciò implica una capacità di raccontare, giustificandole, le scelte operative fatte; di descrivere la successione delle operazioni compiute per portare a termine il compito assegnato, evidenziando, eventualmente, gli errori e i possibili miglioramenti; di indicare la qualità non solo del prodotto, risultato del suo intervento, ma anche del processo produttivo adottato.
Spero che questo articolo ti sia stato utile.
RISORSE PER TE: CHE COSA È LA DIDATTICA PER COMPETENZE.
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DIDATTICA PERSUASIVA
Ciao Leonardo,
ti faccio i miei complimenti per il modo chiaro con cui tratti questi argomenti certamente non facili, specie per un neofita come me.
Volevo farti una domanda dal risvolto pratico. Ti premetto che mi sto preparando per il prossimo concorso a cattedra e la mia materia e Economia aziendale (insegnata negli istituti tecnici) e la vedo seriamente dura!
Quando si progetta un’UDA si deve tener conto delle conoscenze, abilità e competenze fornite dall’allegato A delle linee guida?
Per ogni materia ogni docente ad inizio anno deve programmare tante UDA quante sono le conoscenze, abilità e risultati d’apprendimento (espressi in termini di competenze) che l’allegato A delle linee guida prevede?
grazie,
Enzo
Ciao Enzo, le UDA di solito sono già ben strutturate e preparate nei libri di testo mentre vanno personalizzate per ragazzi BES e DSA (ma anche qui i libri di testo ti verranno in contro con materiale pre-strutturato). La stesura e la realizzazione delle UDA vanno costruite tenendo conto dell’allega A come ben dicevi. Spero di esserti stato utile, ciao a presto. 🙂
Grazie Leonardo per la risposta.
Volevo porti un’altra domanda: tu di che filone di pensiero sei sempre in merito alle UDA?
Mi spiego meglio. Leggevo che per alcuni le UDA sono progettazioni complesse rispetto alla semplice lezione e per loro natura interdisciplinari. Per cui non tutta la progettazione didattica andrebbe fatta con UDA ma questa andrebbero ad affiancarsi alla tradizione lezione.
Tu sei per un superamento della tradizionale lezione o per una coesistenza e quindi per UDA che si andrebbero ad affiancare a lezioni tradizionali?
La logica di progettazione per competenze vorrebbe un superamento della tradizionale lezione in quanto quest’ultima per sua natura consentirebbe solo l’acquisizione di conoscenze, al più abilità…. Almeno questo e ciò che ho capito io. Ma potrei essermi perso nei ragionamenti….
Ancora grazie,
Enzo
p.s. Per caso hai qualche testo da consigliarmi su tali argomenti.
Ciao Enzo scusa se ti rispondo adesso ma è stata una settimana piuttosto lunga, in ogni caso io prediligo progettazioni complesse che guardano alla interdisciplinarità e che stimolino il confronto tra fatti e informazioni; la mie lezioni frontale è limitata alle indicazioni sul da farsi ma il resto è strutturata sul cooperative learning. Il testo che ti consiglio è questo https://amzn.to/2NQLM34 spero tu possa trovarlo utile quanto me, buona serata a presto.