CHE COS’È IL COOPERATIVE LEARNING?
Il Cooperative Learning costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi , aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso.
Gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale metodo si
distingue sia dall’apprendimento competitivo che dall’apprendimento individualistico e, a differenza di questi, si presta ad essere applicato ad ogni compito, ad ogni materia, ad ogni curricolo.
L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività,
strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento i n un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti.
Tali obiettivi possono essere conseguiti se all’interno dei piccoli gruppi di apprendimento gli studenti sviluppano determinate abilità e competenze sociali , intese come un insieme di “abilità interpersonali e di piccolo gruppo indispensabili per sviluppare e mantenere un livello di cooperazione qualitativamente alto.
Il lavoro di gruppo non è una novità nella scuola, ma la ricerca dimostra che gli studenti possono anche lavorare insieme senza trarne profitto. Può infatti accadere che essi operino insieme, ma non abbiano alcun interesse o soddisfazione nel farlo. Nei gruppi di apprendimento cooperativo, invece, gli studenti si dedicano con piacere all’attività comune, sono protagonisti di tutte le fasi del loro lavoro, dalla pianificazione alla valutazione.
Quali vantaggi presenta?
Rispetto ad un’impostazione del lavoro tradizionale, la ricerca mostra che il Cooperative Learning presenta di solito questi vantaggi:
– migliori risultati degli studenti: tutti gli studenti lavorano più a lungo sul compito e con risultati migliori, migliorando la motivazione intrinseca e sviluppando maggiori capacità di ragionamento e di pensiero critico;
– relazioni più positive tra gli studenti: gli studenti sono coscienti dell’importanza dell’apporto di ciascuno al lavoro comune e sviluppano pertanto il rispetto reciproco e lo spirito di squadra;
– maggiore benessere psicologico: gli studenti sviluppano un maggiore senso di autoefficacia e di autostima, sopportano meglio le difficoltà e lo stress.
CHE COS’È IL COOPERATIVE LEARNING?
Che cosa rende efficace la cooperazione?
I cinque elementi che rendono efficace la cooperazione sono:
– l’interdipendenza positiva, per cui gli studenti si impegnano per migliorare il rendimento di ciascun membro del gruppo, non essendo possibile il successo individuale senza il successo collettivo;
– la responsabilità individuale e di gruppo: il gruppo è responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi ed ogni membro è responsabile del suo contributo; · l’ interazione costruttiva: gli studenti devono relazionarsi in maniera diretta per lavorare, promuovendo e sostenendo gli sforzi di ciascuno e lodandosi a vicenda per i successi ottenuti;
– l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo: gli studenti si impegnano nei vari ruoli richiesti dal lavoro e nella creazione di un clima di collaborazione e fiducia reciproca;
– la valutazione di gruppo: il gruppo valuta i propri risultati e il proprio modo di lavorare e si pone degli obiettivi di miglioramento.
CHE COS’È IL COOPERATIVE LEARNING?
IL RUOLO DELL’INSEGNANTE…nella formazione dei gruppi.
In genere i gruppi di apprendimento cooperativo sono formati da 2-3 persone, il gruppo deve essere piccolo per poter analizzare le interazioni che avvengono al suo interno, ed è più facile, per ogni membro del gruppo, avere la possibilità di contribuire al lavoro.
L’apprendimento cooperativo di norma predilige i gruppi di tipo eterogeneo
Relativamente al tempo in cui i gruppi lavorano insieme, si evidenziano diverse tipologie di gruppo cooperativo:
– i gruppi FORMALI la cui durata va dal tempo di una lezione ad alcune settimane, possono essere utilizzati per insegnare contenuti ed abilità anche molto diversi e assicurano il coinvolgimento attivo degli studenti nel lavoro di organizzazione del materiale e di spiegazione, riassunto e integrazione dei nuovi contenuti nelle strutture concettuali esistenti.
– I gruppi INFORMALI sono gruppi ad hoc la cui durata va da pochi minuti al tempo di una lezione. Si possono usare durante l’insegnamento diretto (in situazioni di lettura, dimostrazione, proiezione di filmati) per focalizzare l’attenzione degli studenti sul materiale da imparare, creare un clima favorevole all’apprendimento, indurre aspettative sugli argomenti che saranno trattati durante la lezione, assicurarsi che gli studenti elaborino cognitivamente il materiale che viene insegnato e chiudere la lezione.
– I gruppi DI BASE sono gruppi eterogenei a lungo termine (della durata di almeno un anno) con membri stabili che si scambiano il sostegno, l’aiuto, l’incoraggiamento e l’assistenza necessari per apprendere. Nei g ruppi di base gli studenti possono instaurare rapporti di collaborazione e personali durevoli e significativi…nell’organizzazione dell’attività
CHE COS’È IL COOPERATIVE LEARNING?
Un insegnante quando si accinge a preparare un’attività didattica in una modalità cooperativa deve:
a) prima della lezione
– predisporre un piano che possa abbracciare un mese o un quadrimestre, indicando quali argomenti potrebbero essere affrontati dagli studenti in modo cooperativo, quali in modo individualistico, quali in modo competitivo.
– effettuare una buona analisi della situazione.
E’ importante la conoscenza approfondita degli interessi, della motivazione e delle capacità di ciascuno. È fondamentale anche conoscere quale sia la qualità delle relazioni interpersonali all’interno del gruppo classe e quale rapporto ogni studente abbia maturato nei confronti della scuola, delle materie e degli insegnanti.
– stabilire compiti e obiettivi.
Non basta mettere insieme gli studenti e dir loro di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo prefissato. È invece assai importante che essi abbiano chiaro che cosa devono fare e che cosa si pretenderà da loro. Per questo diventa necessario comunicare in modo preciso gli obiettivi da raggiungere e i compiti da eseguire.
– prendere decisioni organizzative.
Prendere decisioni sulla dimensione dei gruppi, sulla formazione, la strutturazione dell’aula, il materiale da utilizzare, l’assegnazione dei ruoli che dovranno essere ricoperti dagli studenti.
– definire le modalità del processo di controllo (monitoring) e di revisione dell’attività (processing) svolta in gruppo.
I processi di controllo e revisione dell’attività svolta avvengono in due momenti separati e secondo distinte modalità. Il primo (monitoring) si sviluppa durante lo svolgimento della stessa attività ed è condotto dall’insegnante (con o senza l’aiuto di uno studente) che, attraverso una scheda di osservazione, rileva comportamenti e livello di partecipazione al lavoro di gruppo. Il secondo (processing) avviene al termine dell’attività e utilizza le osservazioni fatte dall’insegnante e dal gruppo stesso. CHE COS’È IL COOPERATIVE LEARNING?
Il monitoring prevede che al termine di ogni ora l’insegnante, o l’osservatore di gruppo, faccia il punto della situazione e sottolinei il livello di applicazione delle competenze sociali su cui si è deciso di esercitarsi; il monitoring rende possibile un miglioramento del comportamento già dall’ora successiva. Il processing è la revisione al termine del lavoro, necessaria per capire cosa ha funzionato e cosa deve essere migliorato e a identificare eventuali percorsi di rinforzo delle competenze non ancora sviluppate in modo adeguato.
Ogni lezione può iniziare con una valutazione della qualità dei lavori svolti a casa dagli studenti.
Successivamente l’insegnante comunica a gli studenti gli obiettivi di apprendimento da raggiungere, i criteri per il successo, le modalità del lavoro cooperativo, specifica la struttura d’interdipendenza positiva cioè i modi attraverso i quali ogni studente sarà responsabile per gli apprendimenti propri e dei compagni, sia studiando i materiali a lui assegnati, sia aiutando gli altri nel gruppo. Definisce i criteri di valutazione del lavoro, sollecita la responsabilità personale, indica i comportamenti desiderati e insegna le competenze sociali. Poi l’insegnante divide gli studenti in piccoli gruppi eterogenei e assegna loro un compito.
b) durante la lezione
Dopo che gli studenti hanno iniziato il lavoro, l’insegnante sistematicamente svolge un’attività di monitoraggio per ogni gruppo di apprendimento e interviene, quando necessario, per assicurarsi che gli studenti comprendano correttamente i contenuti disciplinari. Il monitoraggio e l’intervento fornisce opportunità per valutare l’apprendimento degli studenti in itinere, soprattutto osservando gli studenti, mentre lavorano nei gruppi e durante i loro interventi con i compagni.
Controlla la qualità delle spiegazioni e degli interscambi di contenuto tra i membri del gruppo, valuta la comprensione degli studenti, le strategie che utilizzano per affrontare i problemi e i compiti. Attenzione particolare è data alla valutazione nell’uso da parte degli studenti delle abilità sociali e di piccolo gruppo richieste durante il lavoro di gruppo.
CHE COS’È IL COOPERATIVE LEARNING?
Gli studenti invece affrontano tre fasi di lavoro:
1. studio o elaborazione individuale;
2. studio di gruppo (studio, soluzione di problemi o scrittura creativa);
3. produzione di gruppo (generazione di un prodotto comune).
d) dopo la lezione
L’insegnante ascolta la presentazione dei lavori, valuta il lavoro svolto e l’applicazione delle competenze sociali, favorisce l’autovalutazione del lavoro svolto (metodo utilizzato e prodotto), favorisce l’autovalutazione dell’applicazione delle abilità sociali.
Gli studenti rivedono il lavoro svolto e il loro modo di lavorare insieme.
Il Cooperative Learning come strumento di integrazione
Se integrare significa scoprire le qualità di ognuno, farle riconoscere al diretto interessato e ai membri del suo gruppo di appartenenza, facendole diventare una risorsa a cui tutti possono fare riferimento, il Cooperative Learning può diventare un effettivo strumento di individualizzazione dell’insegnamento ed una occasione di integrazione tra alunni con conoscenze, competenze e capacità differenti sia dal punto di vista cognitivo che dal punto di vista relazionale, affettivo e motorio.
1. Permette di individualizzare l’insegnamento perché, dal momento in cui si divide la classe in piccoli gruppi, diventa possibile arrivare contemporaneamente o ad obiettivi diversi, o ad obiettivi simili ma seguendo i percorsi più adatti ad ogni alunno.
2. Permette di integrare e valorizzare alunni con differenti capacità perché in situazioni di interdipendenza di scopo, di ruolo, di compito diventa possibile consentire ad ognuno di fornire il proprio contributo. Creare scopi comuni e condivisi, dare ruoli che permettano ad ognuno di essere protagonista, fornire compiti sfidanti sia per il più che per il meno dotato, significa motivare allo studio ed aumentare l’autostima degli studenti, significa cioè migliorare il clima in cui i ragazzi lavorano, studiano, ricercano.
L’insegnante per arrivare a creare percorsi individualizzanti e integranti dovrebbero essere in grado di adattare quanto deve essere appreso alle capacità di chi deve apprendere. Il Consiglio di Classe dovrebbe perciò arrivare a conoscere pregi e difetti di ogni alunno, sia in campo scolastico che in campo extrascolastico (attraverso questionari e colloqui informali), dovrebbe identificare la qualità delle relazioni all’interno della classe (attraverso uno o più sociogrammi), dovrebbe comprendere qualità e problemi di ciascuno a livello cognitivo (attraverso test di ingresso), dovrebbe infine conoscere l’atteggiamento con cui ogni ragazzo si avvicina alla scuola (costrizione, entusiasmo, indifferenza).
FONTE: Istituto Comprensivo Statale Di Germignaga Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado – a.s. 2010-11
Spero che questo articolo possa esserti stato d’aiuto.
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