BULLISMO E CYBERBULLISMO: ATTIVITÀ DIDATTICA
Si propone un percorso didattico per riflettere sul tema del Cyberbullismo attraverso la proposta di spunti di discussione, video, articoli di cronaca al fine di lavorare su tre piani:
cognitivo – stimolo del senso critico
emotivo – promozione della consapevolezza emotiva e dell’empatia
etico – favorire il senso di responsabilità e giustizia
BULLISMO E CYBERBULLISMO: ATTIVITÀ DIDATTICA
Durata suggerita: 2 ore
Per gli studenti:
– aumentare la consapevolezza dei rischi di un utilizzo inappropriato del cellulare
– aiutarli a sviluppare empatia nei confronti di chi subisce atti di bullismo e cyberbullismo
– farli riflettere sulla responsabilità personale, come attori e come spettatori, di fronte a situazioni di questo genere, collegandosi ai temi della giustizia, del rispetto e dell’inclusione
Per l’insegnante:
– raccogliere informazioni dai propri studenti su come percepiscono e vivono queste tematiche;
– aprire (o consolidare) su queste tematiche un canale di dialogo e di scambio con gli studenti che possa poi continuare nel corso dell’anno scolastico.
BULLISMO E CYBERBULLISMO: ATTIVITÀ DIDATTICA
1. ATTIVITÀ PRELIMINARE (PIANO COGNITIVO) (durata 15 min)
GIOCO DEL VERO/FALSO
Vengono proiettate delle slide che riportano alcune affermazioni sul tema, possibilmente di stile provocatorio, adatte a stimolare un dibattito.
Ad esempio:
1) Internet non ha regole
2) Internet è perfetto per fare scherzi, non bisogna prendersela: è solo un gioco
3) Le cose dette su internet fanno meno male di quelle dette in faccia
4) Non bisogna intervenire, in rete ognuno deve imparare a cavarsela da solo
5) Se ci sono dei problemi in rete è meglio non coinvolgere gli adulti, si rischia di far peggio
Dopo ogni domanda si chiede agli studenti di schierarsi (ad esempio con alzata di mano) in accordo o in disaccordo con l’affermazione. Chiedere quindi le motivazioni che hanno spinto i ragazzi da una parte o dall’altra lasciando la possibilità di cambiare schieramento nel corso o alla fine del dibattito.
È bene che l’insegnante non esprima opinioni durante questa attività; se qualcuno fa affermazioni discutibili, cogliere l’occasione e chiedere agli studenti se “è vero o non è vero” stimolando il confronto diretto tra di loro.
È consigliabile stimolare gli incerti a prendere posizione, chiedendo i loro dubbi. Alla fine dell’attività l’insegnante potrà rileggere agli studenti alcune delle affermazioni emerse nel dibattito che più l’hanno colpito, rimandando poi ad un momento successivo eventuali approfondimenti.
BULLISMO E CYBERBULLISMO: ATTIVITÀ DIDATTICA
2. STORIE DI CYBERBULLISMO (PIANO EMOTIVO) (durata 45 min)
Spunti di partenza – Proiettare due o più dei seguenti video a scelta:
– MARCO MENGONI E PAOLA CORTELLESI – MONOLOGO SUL BULLISMO (9 min)
(consigliato: scuola secondaria di 1° grado)
– GAETANO, video 1 e 2 (4 min) (consigliato: scuola primaria e secondaria di 1°grado)
Nota: i due video narrano la stessa vicenda da due diversi punti di vista, prima quello di una compagna di classe e poi quello di Gaetano, vittima di cyberbullismo.
Dopo il primo è utile chiedere agli studenti come immagino che stia vivendo la situazione Gaetano.
– SE MI POSTI TI CANCELLO – Ep.1 “GAETANO” (5 min) (scuola secondaria di 2° grado)
In aggiunta o alternativa prendere un testo riferito ad un fatto di cronaca grave legato al tema
del cyberbullismo.
Consigliata: la lettera del padre di Carolina Picchio, pubblicata sul Corriere nel 2016.
Percorso di riflessione:
1. Dopo aver proposto lo spunto iniziale (video e/o articolo) si chiede ai ragazzi un momento di condivisione e rielaborazione prendendo spunto dalle seguenti domande:
– che emozioni avete provato guardando/ascoltando questa storia?
– come ritenete si sentissero i protagonisti?
– perché secondo voi in tanti non intervengono di fronte a queste situazioni?
– è facile capire cosa sta provando chi si trova vittima di queste situazioni?
– da quali segnali si può capire quando uno scherzo è andato troppo oltre?
2. Si introduce quindi la parola EMPATIA chiedendo agli studenti di formulare una definizione propria, quindi chiedere degli esempi concreti e chiedere in quali situazioni è più facile e quando meno facile provare empatia per qualcuno.
Infine quando e perché essere “empatici” è utile/scomodo/importante?
Si conclude l’attività con un breve video a tema:
– spot sull’EMPATIA (1 min) (consigliato: scuola primaria e secondaria)
3. INTERVENIRE O MIMETIZZARSI ? (PIANO ETICO) (45 min)
Nella parte finale si propone agli studenti di riflettere su come normalmente le persone reagiscono quando sono testimoni di questi fatti e in un secondo momento ti chiedersi se c’è un modo “giusto” o “sbagliato” di agire e qual è la responsabilità di ciascuno in questi casi.
Spunti di partenza:
– LA FELPA DEL BULLO (4min) (scuola primaria, classi quarte e quinte, e scuola secondaria)
– SASSO CARTA e FORBICI (1 min) (scuola primaria e secondaria di primo grado)
Al termine della proiezione chiedere ai partecipanti cosa li ha colpiti di più e se hanno riscontrato situazioni a loro familiari all’interno dei filmati.
Chiedere se i filmati rispecchiano sempre la realtà, o in alternativa quali sono altri comportamenti comuni di chi assiste ad atti di bullismo e cyberbullismo.
Chiedere: perché non è facile reagire e mettersi contro “il gruppo”? Quali sono i comportamenti giusti e come metterli in pratica?
BULLISMO E CYBERBULLISMO: ATTIVITÀ DIDATTICA
ATTIVITÀ PRATICA:
Si propone quindi di rielaborare i temi trattati attraverso un’attività pratica suddividendo gli studenti in 3 o più gruppi chiedendo di preparare dei cartelloni per sintetizzare il dibattito concentrandosi rispettivamente su:
– da quali segni si può capire che uno scherzo è andato troppo oltre?
– elenco delle emozioni collegate a bullismo e cyberbullismo (nome ed esempio) ?
– cosa fare se si è vittime o testimoni di una situazione di bullismo/cyberbullismo ?
Attività-didattica-Bullismo-Cyberbullismo-MIUR.pdf (23582 download )
Spero questo articolo possa esserti stato d’aiuto. 🙂
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