BRAINSTORMING A SCUOLA PER STIMOLARE LA CREATIVITÀ DEL GRUPPO.
Il Brainstorming (letteralmente, tempesta del cervello ) è una tecnica di lavoro di gruppo con cui ci si prefigge di ricercare il massimo di idee su un tema preciso e delle soluzioni creative ad un problema. Ad un gruppo di studenti, non particolarmente numeroso (otto / dodici), viene affidato un compito insolito, un problema nuovo, un argomento originale
Non esiste l’apprendimento di gruppo, ma in gruppo. L’apprendimento rimane sempre un processo individuale e personale. e complesso, e, per venirne a capo, i partecipanti dovranno far ricorso all’immaginazione.
Nelle situazioni interpersonali usuali, l’atteggiamento valutativo e la formulazione di giudizi risultano essere i principali responsabili del blocco della produzione di nuove idee; il giudizio e la critica , anche se riferiti alle proposte presentate, e non ai soggetti che hanno formulato le proposte, tendono comunque a conglobare le persone nella valutazione e nel giudizio.
Questo fatto inevitabilmente provoca resistenze e paure a manifestare, in pubblico o nel gruppo, le proprie idee. BRAINSTORMING A SCUOLA
In ambito scolastico è facilmente riscontrabile la tendenza degli studenti a non svelare il proprio pensiero, a sostituirlo riportando le posizioni altrui, soprattutto quelle dell’insegnante o quelle degli autori studiati. La causa di tutto ciò sta nella paura del ridicolo, per un verso, e in quella dell’errore e delle relative sanzioni, per l’altro.
Con la tecnica del brainstorming si possono superare tali difficoltà eliminando ogni giudizio critico o di valore su ciò che viene espresso dai singoli in una situazione di gruppo. La situazione è non-direttiva: tutti partecipanti sono alla pari, non esistono bravi o meno bravi; tutte le idee, anche quelle che possono apparire sciocche, presentano pari dignità euristica ai fini della soluzione ricercata.
L’obiettivo non è quello di aumentare le capacità creative individuali, ma quello di facilitare la libera espressione di ciascuno per aumentare le potenzialità creative del gruppo.
Il brainstorming si rifà pertanto al principio psicanalitico della forza creativa dell’immaginazione. Il giudizio critico è un blocco che lascia filtrare soltanto ciò che si considera ragionevole e accettabile, perciò va “sbrigliato” con la forza di quell’immaginazione che ciascuno può sprigionare liberamente, dicendo tutto ciò che gli passa per la mente.
Ciascun partecipante al gruppo, esprimendo le sue idee senza restrizione, provoca negli altri delle associazioni mentali che fa nascere altre idee, le quali a loro volta ne germinano altre, e così via.
Grazie alle libere associazioni, anche un’idea che apparentemente può sembrare inutile o assurda potrà rivelarsi un anello irrinunciabile nella catena delle idee per una soluzione creativa.
BRAINSTORMING A SCUOLA
Per condurre a buon fine una sessione di brainstorming, è necessario che tutti i partecipanti condividano e rispettino alcune regole fondamentali:
a) Ciascuno deve poter esprimere le proprie idee sul problema posto: senza rifletterci a lungo (“dire quello che passa per la testa in quel momento”), senza preoccuparsi di dire banalità o sciocchezze, senza preoccuparsi della forma o degli errori, senza intimorirsi dell’eventuale pensiero altrui.
b) Vanno evitate le critiche sia alle proprie idee sia a quelle altrui. Nessuno deve commentare le idee manifestate dagli altri né in modo verbale (con espressioni del tipo “non sono d’accordo con …”, e neppure “sono d’accordo”), né con espressioni mimiche o gestuali (ammiccamenti, sorrisini, sbuffi, cenni del capo, ecc.). BRAINSTORMING A SCUOLA
c) Nel portare il proprio contributo ci si deve ispirare alle idee altrui, facendo in modo di migliorarle se possibile.
d) Bisogna mirare a raggiungere un certo numero di idee: il brainstorming non ha lo scopo di sviscerare un’idea, ma di produrne molte.
e) Ciascuno ha a disposizione un limite di tempo prefissato per il suo intervento. La durata massima degli interventi individuali viene stabilita e concordata prima di iniziare la seduta, in considerazione del tempo complessivo a disposizione, tenendo conto che ogni partecipante dovrà poter parlare almeno due volte. BRAINSTORMING A SCUOLA
f) Gli studenti sono chiamati all’ascolto attento: è perciò opportuno che non prendano appunti per essere totalmente concentrati su ciò che dice il compagno.
BRAINSTORMING A SCUOLA
Fonte completa: brainstorming-cooperative-learning.pdf (6830 download )
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