BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
In questo articolo 6 punti chiave per gestire un BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA.
Come insegnante ti sarai sicuramente ritrovata a dover gestire un bambino iperattivo a scuola,avendo intuito che in aula le difficoltà del bambino sono evidenti, penso che saprai che l’atteggiamento che adottiamo con il bambino con ADHD è fondamentale per qualsiasi intervento terapeutico al fine di ridurne i sintomi. BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
Devi sapere che non vi è un rimedio assoluto, ma si può raggiungere un adeguato benessere globale, in quanto si tratta di un disturbo pervasivo che coinvolge tutti gli ambiti di vita del bambino.
Di conseguenza affinché la terapia sia efficace è necessaria la collaborazione di tutte le parti implicate (famiglia, scuola e servizi sanitari), in particolare è auspicabile il coinvolgimento: nella scuola primaria di tutti gli insegnanti impegnati nell’educazione del bambino, mentre alle medie inferiori ci si può limitare ai professori che hanno un maggior numero di ore con lo studente.
BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
Nell’articolo BAMBINI DISATTENTI, IPERATTIVI E IMPULSIVI: LE 3 STRATEGIE PIÙ EFFICACI ti ho spiegato quali sono le caratteristiche di questo tipo di disturbo, in questo articolo invece vedrai nello specifico come gestire un bambino iperattivo a scuola attraverso 6 punti chiave che se messi in pratica potranno farti fare la differenza.
BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
VI SONO UNA SERIE DI ACCORGIMENTI CHE VOGLIO CONSIGLIARTI PER PERMETTERTI DI MANTENERE L’ATTENZIONE E L’ATTIVITÀ DEL BAMBINO ADHD ENTRO LIMITI ACCETTABILI, QUALI:
1) RIDURRE LE COSE CHE POSSONO DISTRARRE ORGANIZZANDO LA CLASSE.
- Allontana gli stimoli visivi che si trovano nello spazio d’azione fra te e il bambino.
- Fai sedere il bambino vicino alla cattedra: non è indicato farlo sedere vicino alla finestra, al cestino, ad altri compagni rumorosi o ad altri oggetti molto interessanti.
- Banchi singoli sono più indicati di banchi doppi. Disporre i banchi in modo che tu possa passare frequentemente in mezzo ad essi, per controllare che il bambino abbia capito il compito, stia seguendo la lezione e stia eseguendo il lavoro assegnato.
2) RAFFORZA LA CAPACITÀ ATTENTIVA: BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
- Quando spieghi le lezioni o dai delle istruzioni per eseguire dei compiti è importante che tu ti accerti del livello di attenzione del bambino. Il contatto oculare è la tecnica più efficace per controllarne l’attenzione.
- Le tue consegne devono contenere delle istruzioni semplici, chiare e brevi per l’esecuzione del lavoro. Dai un solo comando alla volta dopo aver distribuito il materiale, subito prima dell’esecuzione. E’ fondamentale che ti assicuri che il bambino abbia compreso bene le istruzioni di un compito, facendogliele ripetere oppure ponendogli delle domande del tipo: “cosa devi fare?”.
- Ripeti le informazioni più importanti e sottolineale con il tono della voce i punti fondamentali.
- Una volta che hai dato un testo di un problema o un testo che contenga delle istruzioni è opportuno che aiuti il bambino disattento ad individuare (sottolineandole con diversi colori) le parti importanti o difficili del testo.
- Rendi le lezioni stimolanti e ricche di novità, con un ritmo e tono della tua voce vario quando spieghi. BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
3) FORNISCI UN AIUTO PER ORGANIZZARE IL LAVORO:
- Stabilisci delle attività programmate (con cadenze regolari) e routinarie in modo che il bambino impari a prevedere come si svolgerà la giornata scolastica (cosa, come, quando…).
- Stabilisci delle regole chiare e condivise, conosciute da tutti.
Le regole devono:
– Essere proposizioni positive e non divieti.
– Essere semplici ed espresse chiaramente.
– Descrivere azioni in modo operativo.
– Essere poche (8-10). BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
- Definisci con chiarezza i tempi necessari per svolgere ogni attività, rispettando i tempi del bambino, per abituarlo a lavorare con tempi stabiliti e a valutare meglio la pianificazione e l’organizzazione del lavoro.
- Rendi i compiti più interessanti, cambiando i comportamenti e le modalità, con l’obiettivo di mantenere vivo l’interesse del bambino e accrescere la sua attenzione.
- Cerca le novità, specialmente alla fine di un lungo compito.
- Accorcia i tempi di lavoro: fare brevi e frequenti pause soprattutto durante i compiti ripetitivi e noiosi.
- Dividi il compito in parti più piccole che possano essere completate in diversi momenti.
- Dai due compiti, facendo svolgere prima quello che piace meno al bambino, e poi il suo preferito.
- Aiuta il bambino ad applicare (o inventare) delle strategie per tenere in ordine il proprio materiale (coinvolgendo il bambino nella soluzione delle sue difficoltà).
- Istruisci il bambino a continuare una parte più facile del suo compito (o a farne uno sostitutivo) nell’attesa dell’aiuto dell’insegnante.
- Abitua il bambino a sottolineare o a riscrivere le domande prima di cominciare, oppure a colorarne, con un evidenziatore, le parti più rilevanti.
- Incoraggiarlo a prendere appunti (anche solo poche parole, quelle che lui reputa più importanti). BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
- Utilizza il diario per la comunicazione giornaliera con la famiglia: non per scrivere note negative sul comportamento bensì positive (ciò che ha fatto di buono, i suoi successi).
- Stabilisci le consuetudini per quanto riguarda l’uso dei materiali della classe e per il vestiario.
- Aiuta il bambino ad organizzare, con l’uso di raccoglitori, i compiti già fatti e quelli da svolgere; lo stesso vale per gli appunti presi in classe per mantenerli in ordine cronologico.
- Chiedi ai genitori di stabilire in casa consuetudini giornaliere su come riporre i libri ed usare il materiale scolastico. Aiuta il bambino a tenere in ordine il banco organizzandogli lo spazio.
- Insegna al bambino l’abitudine di porsi delle domande prima di iniziare qualcosa o di lasciare un luogo (es. “Ho tutto quello che mi serve?”).
- Scrivi dei promemoria da mettergli sul banco, sui libri, sul diario.
4) RICORDATI SEMPRE DI: BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
- Evita situazioni di competizione durante lo svolgimento dei compiti con altri compagni.
- Non focalizzarti sul tempo di esecuzione dei compiti, ma sulla qualità del lavoro svolto (anche se questo può risultare inferiore a quello dei suoi compagni) e l’impegno del bambino.
- Non punire il bambino togliendogli l’intervallo, perchè il bambino necessita di scaricare la tensione e di socializzare con i compagni.
- E’ utile informare frequentemente il bambino su come sta lavorando e come si sta comportando soprattutto rispetto agli obiettivi da raggiungere.
- Assumi un atteggiamento ed una prospettiva positiva: utilizza i punti forti ed eludi il più possibile i lati deboli del bambino, ad esempio se dimostra difficoltà nello scrivere (brutta calligrafia), ma ha buone abilità linguistiche può essere utile favorire l’espressione orale e, quando possibile, sostituirla a quella scritta. Bisogna che enfatizzi i lati positivi del comportamento (la creatività, l’affettuosità, l’estroversione, evidenziare le parti del lavoro particolarmente ben fatte).
5) I COMPITI A CASA:
- Suddividi il lavoro a casa in piccole porzioni facilmente controllabili. Invece di dire: “Per lunedì leggi tutto il capitolo”, procedi concretamente dicendo: “Leggi cinque pagine ogni giorno”.
- Controlla che i compiti siano stati scritti sul diario prima che vada a casa: il bambino ADHD ha bisogno di molto tempo per scrivere.
- Controlla ogni giorno i compiti a casa e prendi dei provvedimenti immediati quando non li ha svolti, concordandoli in precedenza coi genitori.
- Nel caso di compiti a casa ben svolti: per i bambini più piccoli si sono rivelati utili adesivi o timbri (per esempio una faccina sorridente); per i bambini più grandi sortiscono un buon effetto dei “buoni” (per esempio un “buono” per una giornata senza compiti) – in collegamento con un cartellino rosso quando non sono stati svolti i compiti che comporta un’ora di “lavoro socialmente utile”.
6) GESTIONE DEL COMPORTAMENTO: BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
Definisci delle regole, stabilite con il contributo dei bambini e condivise (es. non picchiare, alzare la mano prima di intervenire, evitare di raccontare fuori quanto accade agli altri componenti), è preferibile siano scritte su un cartellone e riprese ogni qual volta ne viene violata una.
- Le regole devono essere:
– proposizioni positive e non divieti
– semplici ed espresse chiaramente
– poche (8-10) BAMBINO IPERATTIVO A SCUOLA
– descrivere azioni in modo operativo
– scritte su di un cartellone, in modo che siano sempre ben visibili a tutti.
- Utilizza il sistema a punti e gettoni (token economy): la quale prevede l’uso di punti e gettoni che si possono guadagnare in presenza di comportamenti specifici (richiesti), informando costantemente il bambino quando ottiene i punti;
- Tecnica del costo della risposta: il bambino perde punti per non avere emesso alcuni dei comportamenti menzionati, o in presenza di comportamenti impulsivi-distruttivi. Alla fine di ciascuna sessione, sulla base dei punti ottenuti darai dei premi o privilegi o attività a scelta.
- Di fronte a comportamenti molto disfunzionali è preferibile attivarsi per la prevenzione degli stessi individuando quelle situazioni o cose che fanno esplodere i bambini ADHD, in modo da evitarle. Però, quando l’agitazione del bambino sta salendo si può cercare di distrarlo.
Se non si riesce a prevenire allora si può con i bambini più piccoli si possono mettere in time-out; mentre con i più grandi è consigliabile mantenere la massima calma e dare brevi e chiare indicazioni.
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Buon lavoro. 🙂
Buongiorno, mi chiamo Antonella ed insegno Ed.Musicale in una scuola secondaria di 1° grado.Sono una musicoterapista e, dopo tanti anni, re-inquadrare le strategie di condotta con alunni ADHD mi ha stimolato ad approfondire ulteriormente le mie conoscenze. Nelle mie classi sono inseriti alunni ADHD alcuni anche molto violenti e pericolosi per sè e per gli altri. Grazie di cuore per il tuo lavoro e per le tue pubblicazioni!
Ciao Antonella Grazie di cuore per essere qui. A presto.
ciao sono interessata a questo sito…
Dottoressa Buon giorno.
Secondo lei quali potrebbero essere le conseguenze di continue percosse violente verso un bambino molto vicace.
Grazie
A. B.
Buona sera Sign. Antonio Le rispondo con questo articolo dedicato all’argomento scritto poco tempo fa. Spero di averle fatto cosa gradita, a presto.
https://didatticapersuasiva.com/genitori/perche-non-bisogna-picchiare-i-bambini